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“Vedendo che erano in affanno”

Culto di Domenica 16 Febbraio 2020 – “Vedendo che erano in affanno”

LA PAROLA

Marco 6: 45-52
Gesù cammina sul mare
45 Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato la folla. 46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.
47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò incontro a loro, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 51 Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi più che mai rimasero sgomenti, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito.

IL CULTO

IL MESSAGGIO

Gesù è attento ai nostri affanni.
Di solito ci sentiamo in affanno quando una prova, un dolore o un’afflizione si dilungano nel tempo,
quando il pianto prende il posto della gioia, quando il dubbio prende il posto della fiducia in Dio.
I discepoli, pur remando con tutte le loro forze, non riescono a raggiungere l’altra riva, a causa del vento a loro contrario. Il mare è in tempesta e le loro forze vengono meno.
Ecco, però, che Gesù va loro in soccorso, non lasciando i discepoli in balia del vento e della tempesta.
Allo stesso modo Gesù non ci lascia nell’affanno, in balia degli eventi che minacciano la nostra vita.
Egli calma la tempesta e fa tacere il vento, toglie dal nostro cuore l’affanno.
Perciò dobbiamo custodire Gesù nella nostra barca (cuore), poiché Lui porta quiete e pace.
Gesù è indispensabile, è Colui che dà respiro all’anima con la Sua presenza.
Non far mancare Gesù.
L’affanno porta a fare scelte sbagliate (vedi Luca 10:38-42), a volte è permesso da Dio per non addormentarci.
Ogni prova, dolore o afflizioni permesse dal Signore ci aiutano a rimanere svegli:
“La prova della nostra fede produce costanza”.
Egli è la soluzione ad ogni nostro affanno.
Stai ancora remando, desideri arrivare all’altra riva, cerca quindi ciò che è santo, rimani nell’amore di Dio, custodendo nel tuo cuore i Suoi sentimenti.
Lascia che Gesù raggiunga la tua barca e tutto si calmerà, il vento contrario non soffierà più, la tempesta si placherà e tu raggiungerai l’altra riva.
Dio ti benedica.

“Oh mio cuor
calmo sta
sta sicuro, al sicuro in Gesù”

S.V.

Culto di Domenica 09 Febbraio 2020 – “Io so … Dio!”

Culto di Domenica 09 Febbraio 2020 – “Io so … Dio!”

Geremia 29:11-13
11 Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. 12 Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. 13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore;

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Culto di Martedì 04 Febbraio 2020 – “Vivi non da ospite ma da figlio di Dio!”

Culto di Martedì 04 Febbraio 2020 – “Vivi non da ospite ma da figlio di Dio!”

Luca 15:20-32
20 Egli dunque si alzò e tornò da suo padre. Ma mentre egli era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te: non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. 22 Ma il padre disse ai suoi servi: “Presto, portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei calzari ai piedi; 23 portate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato”. E si misero a fare gran festa. 25 Or il figlio maggiore si trovava nei campi, e mentre tornava, come fu vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa succedesse. 27 Quello gli disse: “È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo”. 28 Egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli rispose al padre: “Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me però non hai mai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici; 30 ma quando è venuto questo tuo figlio che ha sperperato i tuoi beni con le prostitute, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato”. 31 Il padre gli disse: “Figliolo, tu sei sempre con me e ogni cosa mia è tua; 32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato”».

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Culto di Giovedì 20 Febbraio 2020 – “Lasciamoci potare da Gesù”

Culto di Giovedì 20 Febbraio 2020 – “Lasciamoci potare da Gesù”

Giovanni 15:1-11
La vite e i tralci
1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. 3 Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. 4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. 9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa.

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Culto di Domenica 02 Febbraio 2020 – “Chi c’è oggi sul tuo carro?”

Culto di Domenica 02 Febbraio 2020 – “Chi c’è oggi sul tuo carro?”

Atti 8:26-40
Filippo e il ministro etiope
1R 8:41-43; Is 53:7-8; Is 56:3-7
26 Un angelo del Signore parlò a Filippo così: «Àlzati e va’ verso mezzogiorno, sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta». 27 Egli si alzò e partì. Ed ecco un etiope, eunuco e ministro di Candace, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare, 28 e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il profeta Isaia. 29 Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicìnati e raggiungi quel carro». 30 Filippo accorse, udì che quell’uomo leggeva il profeta Isaia, e gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?» 31 Quegli rispose: «E come potrei, se nessuno mi guida?» E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui.
32 Or il passo della Scrittura che egli leggeva era questo:
«Egli è stato condotto al macello come una pecora;
e come un agnello che è muto davanti a colui che lo tosa,
così egli non ha aperto la bocca.
33 Nella sua umiliazione egli fu sottratto al giudizio.
Chi potrà descrivere la sua generazione?
Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra».
34 L’eunuco, rivolto a Filippo, gli disse: «Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di se stesso, oppure di un altro?» 35 Allora Filippo prese a parlare e, cominciando da questo passo della Scrittura, gli comunicò il lieto messaggio di Gesù.
36 Strada facendo, giunsero a un luogo dove c’era dell’acqua. E l’eunuco disse: «Ecco dell’acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?» 37 [Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». L’eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».] 38 Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco; e Filippo lo battezzò. 39 Quando uscirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo; e l’eunuco, continuando il suo viaggio tutto allegro, non lo vide più. 40 Poi Filippo si ritrovò in Azot; e, proseguendo, evangelizzò tutte le città, finché giunse a Cesarea.

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Culto di Giovedì 30 Gennaio 2020 – “Parole, comportamenti e umiltà!”

Culto di Giovedì 30 Gennaio 2020 – “Parole, comportamenti e umiltà!”

Matteo 9:27-34
Due ciechi e un muto indemoniato guariti
27 E, mentre Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono gridando e dicendo: «Abbi pietà di noi, Figlio di Davide!». 28 Quando egli entrò in casa, quei ciechi si accostarono a lui. Gesù disse loro: «Credete che io possa far questo?». Essi gli risposero: «Sì, Signore». 29 Allora egli toccò loro gli occhi, dicendo: «Vi sia fatto secondo la vostra fede». 30 E i loro occhi si aprirono. Poi Gesù ordinò loro severamente, dicendo: «Badate che nessuno lo sappia». 31 Ma essi, usciti fuori, divulgarono la sua fama per tutto quel paese. 32 Ora, come quei ciechi uscivano, gli fu presentato un uomo muto e indemoniato. 33 E, quando il demone fu scacciato, il muto parlò e le folle si meravigliarono dicendo: «Non si è mai vista una simile cosa in Israele». 34 Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni con l’aiuto del principe dei demoni!».

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Culto di Martedì 28 Gennaio 2020 – “Popolo mio esci completamente dal mondo”

Culto di Martedì 28 Gennaio 2020 – “Popolo mio esci completamente dal mondo”

Apocalisse 17
Caduta di Babilonia; visione della meretrice seduta sulla bestia.
1 Poi uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne e mi disse: «Vieni, io ti mostrerò il giudizio della grande meretrice, che siede sopra molte acque, 2 con la quale hanno fornicato i re della terra, e gli abitanti della terra sono stati inebriati col vino della sua fornicazione». 3 Quindi egli mi trasportò in spirito in un deserto, e vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e che aveva sette teste e dieci corna. 4 La donna era vestita di porpora e di scarlatto, era tutta adorna d’oro, di pietre preziose e di perle, e aveva in mano una coppa d’oro piena di abominazioni e delle immondezze della sua fornicazione. 5 Sulla sua fronte era scritto un nome: «Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra». 6 E vidi la donna ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. E, quando la vidi, mi meravigliai di grande meraviglia. 7 Ma l’angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia che la porta, che ha sette teste e dieci corna. 8 La bestia che tu hai visto era e non è più e salirà dall’abisso e andrà in perdizione; e gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia che era, e non è, quantunque essa sia. 9 Qui sta la mente che ha sapienza: le sette teste sono sette monti, sui quali la donna siede, 10 e sono anche sette re; cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora venuto; e, quando verrà, dovrà durare poco. 11 E la bestia che era e non è più, è anch’essa un ottavo re, viene dai sette e se ne va in perdizione. 12 Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno potestà come re, per un’ora, insieme alla bestia. 13 Essi hanno un unico scopo e daranno la loro potenza ed autorità alla bestia. 14 Essi combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e coloro che sono con lui sono chiamati, eletti e fedeli». 15 Poi mi disse: «Le acque che hai visto, dove siede la meretrice, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue. 16 E le dieci corna che hai visto sulla bestia odieranno la meretrice, la renderanno desolata e la lasceranno nuda, mangeranno le sue carni e la bruceranno col fuoco. 17 Dio infatti ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno, di avere un unico pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché siano adempiute le parole di Dio. 18 E la donna che hai visto è la grande città che regna sui re della terra».

Apocalisse 18: 4
4 Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe,

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Culto di Domenica 26 Gennaio 2020 – “Ma io so che Dio è con me!”

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Giobbe 19:1-27
Quinta risposta di Giobbe: egli si sente schernito; tutto gli è contro
1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Fino a quando affliggerete la mia anima e mi opprimerete coi vostri discorsi? 3 Sono già dieci volte che mi schernite e non vi vergognate di offendermi. 4 Anche se fosse vero che ho mancato, il mio errore riguarderebbe me solo. 5 Ma se proprio volete insuperbire contro di me rimproverandomi l’oggetto della mia vergogna, 6 sappiate allora che Dio mi ha trattato ingiustamente e mi ha avvolto nelle sue reti. 7 Ecco, io grido: “Violenza!”, ma non ho alcuna risposta; grido per aiuto, ma non c’è giustizia! 8 Mi ha sbarrato la strada e così non posso passare; ha sparso le tenebre sul mio cammino. 9 Mi ha spogliato del mio onore e mi ha tolto dal capo la corona. 10 Mi ha demolito da ogni lato e io me ne vado; ha sradicato come un albero la mia speranza. 11 La sua ira si è accesa contro di me e mi considera come suo nemico. 12 Le sue schiere sono venute tutte insieme e hanno costruito la loro strada contro di me, si sono accampate intorno alla mia tenda. 13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli, e i miei conoscenti si sono interamente estraniati da me. 14 I miei parenti mi hanno abbandonato e i miei intimi amici mi hanno dimenticato. 15 I miei domestici e le mie serve mi trattano come un estraneo, ai loro occhi sono un forestiero. 16 Chiamo il mio servo, ma egli non risponde; devo supplicarlo con la mia bocca. 17 Il mio fiato è ripugnante per mia moglie, e sono nauseante ai figli del mio stesso grembo. 18 Persino i bambini mi disprezzano; se provo ad alzarmi, parlano contro di me. 19 Tutti gli amici più intimi mi hanno in orrore, e quelli che amavo si sono rivoltati contro di me. 20 Le mie ossa si attaccano alla mia pelle e alla mia carne e non mi è rimasto che la pelle dei denti. 21 Pietà di me, pietà di me, almeno voi, amici miei, perché la mano di Dio mi ha colpito. 22 Perché mi perseguitate come fa Dio e non siete mai sazi della mia carne? 23 Oh, se le mie parole fossero scritte; oh, se fossero incise in un libro; 24 se fossero scolpite per sempre su una roccia con uno stilo di ferro e col piombo! 25 Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si leverà sulla terra. 26 Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, nella mia carne vedrò Dio. 27 Lo vedrò io stesso; i miei occhi lo contempleranno, e non un altro. Il mio cuore si strugge dentro di me.

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Culto di Giovedì 23 Gennaio 2020

Culto di Giovedì 23 Gennaio 2020

Romani 8: 28-39
28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.
Inno di vittoria: Dio per noi
31 Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32 Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui? 33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi. 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà l’afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? 36 Come sta scritto: «Per amor tuo siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati reputati come pecore da macello». 37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, 39 né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

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Culto di Martedì 21 Gennaio 2020

Culto di Martedì 21 Gennaio 2020

2 Pietro 2:1-10
Avvertimento contro i falsi dottori
1 Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. 2 Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. 3 Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare.
4 Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio; 5 se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi; 6 se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente; 7 e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati 8 (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique), 9 ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio; 10 e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l’autorità.

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