Culto di Domenica 05 Novembre 2017 – “La fede di Dio è sempre vincente!”
LA PAROLA
Ebrei 11:30-40
30 Per fede caddero le mura di Gerico, dopo che ne avevano fatto il giro per sette giorni.
31 Per fede Raab, la prostituta, non perì con gl’increduli, avendo accolto con benevolenza gli esploratori.
32 E che dirò ancora? Mi mancherebbe il tempo, se volessi narrare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, 33 i quali per fede conquistarono regni, esercitarono la giustizia, conseguirono le promesse, chiusero le fauci dei leoni, 34 spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trovarono forza dalla loro debolezza, divennero forti in guerra, respinsero invasioni di stranieri. 35 Alcune donne riacquistarono per risurrezione i loro morti. Altri poi furono torturati, non accettando la liberazione loro offerta, per ottenere una migliore risurrezione. 36 Altri, infine, subirono scherni e flagelli, catene e prigionia. 37 Furono lapidati, torturati, segati, furono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, tribolati, maltrattati – 38 di loro il mondo non era degno! -, vaganti per i deserti, sui monti, tra le caverne e le spelonche della terra.
39 Eppure, tutti costoro, pur avendo ricevuto per la loro fede una buona testimonianza, non conseguirono la promessa: 40 Dio aveva in vista qualcosa di meglio per noi, perché essi non ottenessero la perfezione senza di noi.
IL CULTO
IL MESSAGGIO
La fede è un dono di Dio che un credente riceve nel momento stesso in cui accetta Gesù come personale Salvatore. Essa viene data secondo la misura stabilita da Dio in base al momento che si sta vivendo.
Dai versetti meditati oggi possiamo notare come molti uomini siano stati torturati, afflitti, maltrattati e vituperati, ma non abbiano mai perso la fede in Cristo che, anche in tali situazioni, si è dimostrata essere vincente. L’aver fede non ci porterà solo a raggiungere traguardi importanti e benedizioni “piacevoli”, ma anche ad affrontare tribolazioni e afflizioni in cui dovremo comunque gioire avendo posto la nostra fiducia su Gesù.
La Bibbia ancora oggi è il nostro manuale d’istruzioni e ci guiderà nel corretto utilizzo della fede.
Essa spesso viene meno di fronte alle avversità, ma dovrebbe essere proprio quello uno dei momenti principali in cui può essere esercitata in tutta la sua potenza; non sempre infatti la fede ci libererà dalla tempesta ma, per amore di Gesù, la affronteremo con gioia fino in fondo potendo, infine, alzare le mani in segno di vittoria!
Paolo (Atti 14:19-20) e Stefano (Atti 8:54-60) furono entrambi lapidati: nel primo caso la fede aiutò Paolo nel ritrovare le forze spirituali e fisiche per rialzarsi, nel secondo diede forza a Stefano per affrontare il martirio, perdonare i lapidanti e vedere Gesù nel cielo pronto ad accoglierlo; Dio aveva per loro due piani ben diversi e anche per noi Egli ha preparato un piano preciso che potremo comprendere solo mediante lo Spirito Santo.
La fede che Dio ci ha donato è VINCENTE in ogni prova e oggi siamo chiamati a scorgere questa vittoria anche nei momenti più bui della nostra vita, saremo sempre più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati (Romani 8:37) e il dolore, per quanto forte possa essere, non potrà mai superare la gioia della fede in Cristo, Colui che è un balsamo sempre efficace su ogni ferita.
Quanto è grande il valore che Dio dà ai Suoi figli, “il mondo di loro non è degno”! Saremo infatti sempre rifiutati, ma la fede ci porterà ad amare e perdonare anche chi ci farà del male.
Per fede riceviamo da Dio grandi doni e benedizioni, ma dobbiamo anche saper allontanare tutti quei sentimenti che non provengono da Dio come ansia, paura, rancore e rabbia, del resto Gesù è Colui che si presenta nel nostro cuore riempiendolo di una pace reale e vivente.
Molti sono i credenti che perdono la pace e la presenza del Signore per un’errata applicazione della propria fede, nonostante essa sia vincente in ogni situazione.
L’intero capitolo 11 degli Ebrei parla degli effetti scaturiti dall’applicazione della fede da parte di diversi uomini di Dio e non è di certo lasciato al caso il fatto che nella prima parte del capitolo si parli di conseguenze positive, di vittorie visibili e toccabili con mano, mentre nella seconda parte si racconti di uomini trattati in malo modo e che, per amore di Gesù, hanno deposto la loro stessa vita senza mai rinnegarLa. Quest’ultimi, rispetto ai primi, hanno dimostrato una fede più forte che ha tenuto duro fino alla fine anche quando la volontà di Dio era “dura da digerire” umanamente parlando.
Dio ci ha donato una fede così forte con l’intento di renderci felici sempre, il mondo è afflitto, ma ciò non deve avvenire nel popolo di Dio in cui dovrebbe regnare sempre la pace. Poniamo SEMPRE la nostra fede in Gesù e portiamo a Lui ogni nostro peso e di sicuro potremo alzarci in volo come le aquile (Isaia 40:31).
Non dimentichiamoci che la vera fede non è quella che attende i momenti migliori per dare gloria a Dio, ma è quella che ci fa dare nel continuo gloria a Dio, nel benessere e nella prova. Accettiamo la Sua volontà non con sentimento di rassegnazione ma lodandoLo e ringraziandoLo con la piena consapevolezza che Egli ha cura di noi.
Oggi prendiamo i nostri problemi e poniamoli davanti a Gesù, Satana farà di tutto per farci presentare davanti a Dio con una fede “piagnucolona e piangente”, ci accuserà di avere una fede piccola e debole, ma il nostro desiderio deve essere quello di restare fermi nella fede perché ciò che ci accade altro non è che la preparazione per raggiungere il cielo.
Dio è buono sempre, per cui non sentiamoci sconfitti ma vincenti! Seguiamo l’esempio perfetto di Cristo che, dall’inizio alla fine, è risultato vincitore per mezzo della fede nel Padre.
La fede è talmente potente che anche la natura gli è sottoposta, vedere Giosuè che con una preghiera fece fermare il sole per quasi un giorno intero (Giosuè 10:12-14), Ezechia che chiese che il sole potesse tornare indietro di “10 gradini” (2Re 20:8-11) ed Elia che fermò la pioggia per tre anni (1Re 17:1) per poi farla riprendere (1Re 18:41-26).
Forza fratelli, non sentiamoci vincitori “al pelo”, ma “più” che vincitori per la fede che Dio ha messo nei nostri cuori. Esercitiamola e vedremo la gloria di Dio!
Dio ci benedica!