Culto di Domenica 21 Ottobre 2018 – Corriamo secondo le regole!
LA PAROLA
1 Corinzi 9:24-27
24 Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio, corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. 25 Chiunque fa l’atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile. 26 Io quindi corro così; non in modo incerto; lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria; 27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non avvenga che, dopo aver predicato agli altri, io stesso sia squalificato.
IL CULTO
IL MESSAGGIO
Nella corsa verso il cielo non vale la regola per la quale l’importante non è vincere ma partecipare. In futuro tutti ci presenteremo davanti al tribunale di Cristo, non per essere giudicati ma per ricevere il premio.
Per far sì che ciò avvenga siamo chiamati a giungere vittoriosi al traguardo e, per fare questo, dobbiamo necessariamente seguire le regole di Dio per non incappare in qualche brutta e irrimediabile “squalifica”.
Una delle prime regole da rispettare è certamente quella di non invadere le corsie di altri cristiani, dobbiamo correre nel percorso che Dio ha tracciato per noi.
La corsa del cristiano è contraddistinta sicuramente dalla piena fiducia in Dio, quando noi preghiamo spesso siamo pienamente convinti che Dio ci abbia ascoltato ma facciamo fatica ad attendere pazientemente l’esaudimento della nostra richiesta a tal punto da frenare il nostro cammino.
Per un agricoltore è una cosa normale vedere il seme crescere nel campo dopo averlo piantato e cosi deve essere per la nostra preghiera, non dobbiamo essere in ansia o preoccuparci perché Dio l’ha certamente ascoltata. Se vicino a quel seme piantato nascono delle erbacce, dobbiamo far in modo di toglierle il prima possibile affinché il terreno rimanga fertile.
Non dobbiamo soltanto credere ma seguire le regole che Dio ci ha dato.
Satana lo sa che se non corro secondo le regole non potremo essere esauditi e farà di tutto per farci uscire fuori strada.
Dio d’altro canto ci vuole benedire ma … troverà la fede?
E’ proprio Lui il primo a soffrire quando non può darci ciò che gli stiamo chiedendo.
Non dimentichiamoci una cosa fondamentale, noi non possiamo ottenere nulla secondo le opere.
Le opere non le dobbiamo mettere in pratica per ottenere qualcosa da Dio ma perché amiamo Dio. Non possiamo infatti aggiungere nulla al sacrificio di Cristo per meritarci il favore di Dio.
Dio ci chiede di avere piena fiducia e un profondo ravvedimento.
Non giustifichiamoci con Dio quando sbagliamo ma ammettiamo con umiltà le nostre colpe, il peccato che Dio non può perdonare è proprio la giustificazione.
La Chiesa degli “Atti degli apostoli” non era certamente perfetta ma fu grandemente benedetta da Dio, Egli infatti sa che verremo meno ma, se chiediamo perdono, Egli ce lo concederà e potremo continuare a correre.
Come Chiesa di Cristo abbiamo bisogno, oggi più che mai, di segni, prodigi e miracoli.
Per vederli dobbiamo essere uniti, se Dio ci mostra un bisogno non possiamo girarci egoisticamente dall’altra parte pensando solo a noi stessi.
Prima di essere usati da Dio dobbiamo lasciarci lavorare affinché Egli metta in noi i Suoi sentimenti di mansuetudine, d’umiltà e d’amore.
C’è infatti un processo di lavorazione da parte di Dio che non si ferma mai, la gara è continua e terminerà solo quando saremo su nel cielo.
Gli atleti sono temperati in ogni cosa, si allenano costantemente per mesi per poi svolgere la corsa più importante.
Temperato è sinonimo di mite, contenuto, controllato, trattenuto, moderato, calmo, dolce.
Diciamoci la verità, spesso in noi non riscontriamo questa qualità e veniamo meno in alcune situazioni che Dio permette al fine di renderci conto in quale aspetto dobbiamo crescere.
La preghiera che stiamo facendo è nella volontà di Dio?
Allora dobbiamo avere una fede assoluta, restare fermi … perché dubitare?
Se siamo in ansia, preoccupati e sfiduciati non stiamo correndo secondo le regole di Dio ma secondo le regole carnali e ahimè non andremo molto lontano.
Dio ci vuole vedere correre alla Sua presenza, non vuole squalificare nessuno dalle promesse dei doni meravigliosi che ha pronti per le nostre vite.
Ci vuole santificare e desidera farlo liberandoci da quei pensieri che si annidano nella nostra mente e non ci fanno del bene, anzi ci allontanano da Lui.
Ci chiede solo di mettere davanti a Lui questa richiesta, di andare alla Sua presenza e pregare che possa riempirci del Suo Santo Spirito.
Correre secondo le regole di Dio significa questo: sbagliare e quindi cadere, riconoscere che abbiamo bisogno del Signore e pregarLo affinché Egli possa rialzarci per la Sua gloria.
Quello che Dio vuole è certamente vederci vittoriosi, correre tutti insieme verso il traguardo, perché Egli è potente ad esaudire tutti i nostri bisogni.
Chiediamo a Gesù di togliere dal nostro cuore le ansie ed i pesi che abbiamo dentro, che sono un vero e proprio macigno per le nostre vite e non ci permettono di correre verso di Lui.
Con la gioia nel cuore il Signore ci chiede di rialzarci, credere che ci benedirà e ci porterà alla Sua gloria. Dobbiamo solo aprire il nostro cuore alla Sua presenza e riconoscere la Sua potenza, lodando il Signore con piena fiducia, prima ancora che Egli operi nella nostra vita.
Questa è la fede che Dio ci chiede di avere nei Suoi confronti, di credere con tutto il nostro cuore alle Sue promesse benedette e di ringraziarLo prima ancora che Egli le abbia esaudite.
Dio ci benedica!
Versetti da leggere:
Ebrei 11: 6
Salmi 34: 8