Culto di Giovedì 30 Gennaio 2020 – “Parole, comportamenti e umiltà!”
Matteo 9:27-34
Due ciechi e un muto indemoniato guariti
27 E, mentre Gesù partiva di là, due ciechi lo seguirono gridando e dicendo: «Abbi pietà di noi, Figlio di Davide!». 28 Quando egli entrò in casa, quei ciechi si accostarono a lui. Gesù disse loro: «Credete che io possa far questo?». Essi gli risposero: «Sì, Signore». 29 Allora egli toccò loro gli occhi, dicendo: «Vi sia fatto secondo la vostra fede». 30 E i loro occhi si aprirono. Poi Gesù ordinò loro severamente, dicendo: «Badate che nessuno lo sappia». 31 Ma essi, usciti fuori, divulgarono la sua fama per tutto quel paese. 32 Ora, come quei ciechi uscivano, gli fu presentato un uomo muto e indemoniato. 33 E, quando il demone fu scacciato, il muto parlò e le folle si meravigliarono dicendo: «Non si è mai vista una simile cosa in Israele». 34 Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni con l’aiuto del principe dei demoni!».
Culto di Martedì 28 Gennaio 2020 – “Popolo mio esci completamente dal mondo”
Apocalisse 17
Caduta di Babilonia; visione della meretrice seduta sulla bestia.
1 Poi uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne e mi disse: «Vieni, io ti mostrerò il giudizio della grande meretrice, che siede sopra molte acque, 2 con la quale hanno fornicato i re della terra, e gli abitanti della terra sono stati inebriati col vino della sua fornicazione». 3 Quindi egli mi trasportò in spirito in un deserto, e vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e che aveva sette teste e dieci corna. 4 La donna era vestita di porpora e di scarlatto, era tutta adorna d’oro, di pietre preziose e di perle, e aveva in mano una coppa d’oro piena di abominazioni e delle immondezze della sua fornicazione. 5 Sulla sua fronte era scritto un nome: «Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra». 6 E vidi la donna ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. E, quando la vidi, mi meravigliai di grande meraviglia. 7 Ma l’angelo mi disse: «Perché ti meravigli? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia che la porta, che ha sette teste e dieci corna. 8 La bestia che tu hai visto era e non è più e salirà dall’abisso e andrà in perdizione; e gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia che era, e non è, quantunque essa sia. 9 Qui sta la mente che ha sapienza: le sette teste sono sette monti, sui quali la donna siede, 10 e sono anche sette re; cinque sono caduti, uno è, l’altro non è ancora venuto; e, quando verrà, dovrà durare poco. 11 E la bestia che era e non è più, è anch’essa un ottavo re, viene dai sette e se ne va in perdizione. 12 Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno potestà come re, per un’ora, insieme alla bestia. 13 Essi hanno un unico scopo e daranno la loro potenza ed autorità alla bestia. 14 Essi combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e coloro che sono con lui sono chiamati, eletti e fedeli». 15 Poi mi disse: «Le acque che hai visto, dove siede la meretrice, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue. 16 E le dieci corna che hai visto sulla bestia odieranno la meretrice, la renderanno desolata e la lasceranno nuda, mangeranno le sue carni e la bruceranno col fuoco. 17 Dio infatti ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno, di avere un unico pensiero e di dare il loro regno alla bestia finché siano adempiute le parole di Dio. 18 E la donna che hai visto è la grande città che regna sui re della terra».
Apocalisse 18: 4
4 Poi udii un’altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe,
Culto di Domenica 26 Gennaio 2020 – “Ma io so che Dio è con me!”
Giobbe 19:1-27
Quinta risposta di Giobbe: egli si sente schernito; tutto gli è contro
1 Allora Giobbe rispose e disse: 2 «Fino a quando affliggerete la mia anima e mi opprimerete coi vostri discorsi? 3 Sono già dieci volte che mi schernite e non vi vergognate di offendermi. 4 Anche se fosse vero che ho mancato, il mio errore riguarderebbe me solo. 5 Ma se proprio volete insuperbire contro di me rimproverandomi l’oggetto della mia vergogna, 6 sappiate allora che Dio mi ha trattato ingiustamente e mi ha avvolto nelle sue reti. 7 Ecco, io grido: “Violenza!”, ma non ho alcuna risposta; grido per aiuto, ma non c’è giustizia! 8 Mi ha sbarrato la strada e così non posso passare; ha sparso le tenebre sul mio cammino. 9 Mi ha spogliato del mio onore e mi ha tolto dal capo la corona. 10 Mi ha demolito da ogni lato e io me ne vado; ha sradicato come un albero la mia speranza. 11 La sua ira si è accesa contro di me e mi considera come suo nemico. 12 Le sue schiere sono venute tutte insieme e hanno costruito la loro strada contro di me, si sono accampate intorno alla mia tenda. 13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli, e i miei conoscenti si sono interamente estraniati da me. 14 I miei parenti mi hanno abbandonato e i miei intimi amici mi hanno dimenticato. 15 I miei domestici e le mie serve mi trattano come un estraneo, ai loro occhi sono un forestiero. 16 Chiamo il mio servo, ma egli non risponde; devo supplicarlo con la mia bocca. 17 Il mio fiato è ripugnante per mia moglie, e sono nauseante ai figli del mio stesso grembo. 18 Persino i bambini mi disprezzano; se provo ad alzarmi, parlano contro di me. 19 Tutti gli amici più intimi mi hanno in orrore, e quelli che amavo si sono rivoltati contro di me. 20 Le mie ossa si attaccano alla mia pelle e alla mia carne e non mi è rimasto che la pelle dei denti. 21 Pietà di me, pietà di me, almeno voi, amici miei, perché la mano di Dio mi ha colpito. 22 Perché mi perseguitate come fa Dio e non siete mai sazi della mia carne? 23 Oh, se le mie parole fossero scritte; oh, se fossero incise in un libro; 24 se fossero scolpite per sempre su una roccia con uno stilo di ferro e col piombo! 25 Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si leverà sulla terra. 26 Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, nella mia carne vedrò Dio. 27 Lo vedrò io stesso; i miei occhi lo contempleranno, e non un altro. Il mio cuore si strugge dentro di me.
Romani 8: 28-39
28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli. 30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati.
Inno di vittoria: Dio per noi
31 Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32 Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui? 33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi. 35 Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà l’afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? 36 Come sta scritto: «Per amor tuo siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati reputati come pecore da macello». 37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, 39 né altezze né profondità, né alcun’altra creatura potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
2 Pietro 2:1-10
Avvertimento contro i falsi dottori
1 Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. 2 Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. 3 Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare.
4 Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li inabissò, confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi per il giudizio; 5 se non risparmiò il mondo antico ma salvò, con altre sette persone, Noè, predicatore di giustizia, quando mandò il diluvio su un mondo di empi; 6 se condannò alla distruzione le città di Sodoma e Gomorra, riducendole in cenere, perché servissero da esempio a quelli che in futuro sarebbero vissuti empiamente; 7 e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati 8 (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique), 9 ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio; 10 e soprattutto quelli che vanno dietro alla carne nei suoi desideri impuri e disprezzano l’autorità.
Culto di Domenica 19 Gennaio 2020 – “Lasciati medicare da Gesù”
Isaia 40: 1-11
Consolazione per la liberazione d’Israele
1 «Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro DIO. 2 Parlate al cuore di Gerusalemme e proclamatele che il suo tempo di guerra è finito, che la sua iniquità è espiata, perché ha ricevuto dalla mano dell’Eterno il doppio per tutti i suoi peccati». 3 La voce di uno che grida nel deserto: «Preparate la via dell’Eterno, raddrizzate nel deserto una strada per il nostro DIO. 4 Ogni valle sia colmata e ogni monte e colle siano abbassati; i luoghi tortuosi siano raddrizzati e i luoghi scabrosi appianati. 5 Allora la gloria dell’Eterno sarà rivelata e ogni carne la vedrà, perché la bocca dell’Eterno ha parlato». 6 Una voce dice: «Grida!», e si risponde: «Che griderò?». «Grida che ogni carne è come l’erba, e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo. 7 L’erba si secca, il fiore appassisce quando lo Spirito dell’Eterno vi soffia sopra; certo il popolo non è altro che erba. 8 L’erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro DIO rimane in eterno». 9 O Sion, tu che rechi la buona novella, sali su un alto monte! O Gerusalemme, tu che rechi la buona novella, alza la voce con forza! Alza la voce, non temere! Di’ alle città di Giuda: «Ecco il vostro DIO!». 10 Ecco, il Signore, l’Eterno, viene con potenza, e il suo braccio domina per lui. Ecco il suo premio è con lui e la sua ricompensa lo precede. 11 Egli pascolerà il suo gregge come un pastore; radunerà gli agnelli col suo braccio e li porterà sul suo seno, e guiderà con dolcezza e cura le pecore che hanno i piccoli.
2 Samuele 5: 1 -10
Davide, riconosciuto come re da tutte le tribù, prende Gerusalemme e sconfigge i Filistei
1 Allora tutte le tribù d’Israele vennero da Davide a Hebron e gli dissero: «Ecco, noi siamo tue ossa e tua carne. 2 Già in passato, quando Saul regnava su di noi, eri tu che guidavi e riconducevi Israele. L’Eterno ti ha detto: “Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai principe sopra Israele”». 3 Così tutti gli anziani d’Israele vennero dal re a Hebron e il re Davide fece alleanza con loro a Hebron davanti all’Eterno, ed essi unsero Davide re sopra Israele. 4 Davide aveva trent’anni quando cominciò a regnare e regnò quarant’anni. 5 A Hebron regnò su Giuda sette anni e sei mesi; e a Gerusalemme regnò trentatré anni su tutto Israele e Giuda. 6 Or il re con i suoi uomini si mosse verso Gerusalemme contro i Gebusei, che abitavano il paese. Questi dissero a Davide: «Non entrerai qui, perché i ciechi e gli zoppi ti respingeranno!», volendo dire: «Davide non entrerà mai qui». 7 Ma Davide prese la roccaforte di Sion, (che è la città di Davide). 8 Davide disse in quel giorno: «Chiunque batte i Gebusei giunga fino al canale e respinga gli zoppi e i ciechi che sono odiati da Davide». Per questo dicono: «Il cieco e lo zoppo non entreranno nella Casa». 9 Così Davide si stabilì nella roccaforte e la chiamò la Città di Davide. Poi Davide costruì tutt’intorno cominciando da Millo e verso l’interno. 10 Davide diventava sempre più grande e l’Eterno, il DIO degli eserciti, era con lui.
Genesi 48: 8-20
. 8 Quando Israele vide i figli di Giuseppe, disse: «Chi sono questi?». 9 Giuseppe rispose a suo padre: «Sono i miei figli, che DIO mi ha dato qui». Allora egli disse: «Deh, falli avvicinare a me, e io li benedirò». 10 Ora gli occhi di Israele erano offuscati a motivo dell’età, e non ci vedeva più. Giuseppe li fece avvicinare a lui, ed egli li baciò e li abbracciò. 11 Quindi Israele disse a Giuseppe: «Io non pensavo più di rivedere la tua faccia, ma ora DIO mi ha dato di vedere anche la tua discendenza». 12 Giuseppe li ritirò dalle ginocchia di suo padre e si prostrò con la faccia a terra. 13 Poi Giuseppe li prese ambedue: Efraim alla sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra di Israele, e li fece avvicinare a lui. 14 Allora Israele stese la sua mano destra e la posò sul capo di Efraim che era il più giovane, e posò la sua mano sinistra sul capo di Manasse incrociando le mani, benché Manasse fosse il primogenito. 15 Così benedisse Giuseppe e disse: «Il DIO, davanti al quale camminarono i miei padri Abrahamo e Isacco, il DIO che mi ha pasturato da quando esisto fino a questo giorno, 16 l’Angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi fanciulli! Siano chiamati col mio nome e col nome dei miei padri Abrahamo e Isacco, e moltiplichino grandemente sulla terra!». 17 Or quando Giuseppe vide che suo padre posava la sua mano destra sul capo di Efraim, ciò gli dispiacque; prese quindi la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse. 18 Giuseppe disse quindi a suo padre: «Non così, padre mio, perché il primogenito è questo; metti la tua mano destra sul suo capo». 19 Ma suo padre si rifiutò; e disse: «Lo so, figlio mio, lo so; anche lui diventerà un popolo, e anche lui sarà grande; tuttavia il suo fratello più giovane sarà più grande di lui, e la sua discendenza diventerà una moltitudine di nazioni».
Luca 12:13-21
Parabola del ricco stolto
13 Or qualcuno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». 14 Ma egli gli disse: «O uomo, chi mi ha costituito giudice e arbitro su di voi?». 15 Poi disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dall’avarizia, perché la vita di uno non consiste nell’abbondanza delle cose che possiede». 16 Ed egli disse loro una parabola: «La tenuta di un uomo ricco diede un abbondante raccolto; 17 ed egli ragionava fra sé dicendo: “Che farò, perché non ho posto dove riporre i miei raccolti?”. 18 E disse: “Questo farò, demolirò i miei granai e ne costruirò di più grandi, dove riporrò tutti i miei raccolti e i miei beni, 19 poi dirò all’anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi”. 20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa stessa notte l’anima tua ti sarà ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?”. 21 Così avviene a chi accumula tesori per sé e non è ricco verso Dio».
Culto di Giovedì 09 Gennaio 2020 – “La certezza dell’esaudimento delle nostre preghiere”
Salmi 28
Certezza dell’esaudimento
1 Di Davide.
Io grido a te, o SIGNORE;
Rocca mia, non essere sordo alla mia voce,
perché, se non mi rispondi,
io sarò simile a quelli che scendono nella tomba.
2 Ascolta la voce delle mie suppliche quando grido a te,
quando alzo le mani verso la tua santa dimora.
3 Non trascinarmi via con gli empi e con i malfattori,
i quali parlano di pace con il prossimo, ma hanno la malizia nel cuore.
4 Ripagali secondo le loro opere,
secondo la malvagità delle loro azioni;
retribuiscili secondo l’opera delle loro mani;
da’ loro ciò che si meritano.
5 Poiché essi non considerano le azioni del SIGNORE,
né l’opera delle sue mani,
egli li abbatterà e non li rialzerà.
6 Benedetto sia il SIGNORE,
poiché ha udito la voce delle mie suppliche.
7 Il SIGNORE è la mia forza e il mio scudo;
in lui s’è confidato il mio cuore,
e sono stato soccorso;
perciò il mio cuore esulta,
e io lo celebrerò con il mio canto.
8 Il SIGNORE è la forza del suo popolo;
egli è un baluardo di salvezza per il suo unto.
9 Salva il tuo popolo e benedici la tua eredità;
pascili e sostienili in eterno!