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Culto di Giovedì 7 Novembre 2019 – “La Sapienza di Dio ti porta fino al celo”

Culto di Giovedì 7 Novembre 2019 – “La Sapienza di Dio ti porta fino al celo”

Esortazioni varie rivolte a Timoteo
10 Tu invece hai seguito da vicino il mio insegnamento, la mia condotta, i miei propositi, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia costanza, 11 le mie persecuzioni, le mie sofferenze, quello che mi accadde ad Antiochia, a Iconio e a Listra. Sai quali persecuzioni ho sopportate; e il Signore mi ha liberato da tutte. 12 Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. 13 Ma gli uomini malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, ingannando gli altri ed essendo ingannati.
14 Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, 15 e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. 16 Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 17 perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.

Culto di Martedì 5 Novembre 2019

Culto di Martedì 5 Novembre 2019

Salmi 144
Preghiera per la liberazione del popolo
1 Salmo di Davide.
Benedetto sia il SIGNORE,
la mia rocca,
che addestra le mie mani al combattimento
e le mie dita alla battaglia;
2 egli è il mio benefattore e la mia fortezza,
il mio alto riparo e il mio liberatore,
il mio scudo, colui nel quale mi rifugio,
che mi rende soggetto il mio popolo.
3 SIGNORE, che cos’è l’uomo, perché te ne prenda cura?
O il figlio dell’uomo perché tu ne tenga conto?
4 L’uomo è simile a un soffio,
i suoi giorni sono come l’ombra che passa.
5 SIGNORE, abbassa i tuoi cieli e scendi;
tocca i monti e fa’ che fumino.
6 Fa’ guizzare il lampo e disperdi i miei nemici.
Lancia le tue frecce e mettili in fuga.
7 Tendi le tue mani dall’alto,
salvami e liberami dalle grandi acque,
dalla mano degli stranieri,
8 la cui bocca dice menzogne
e la cui destra giura il falso.
9 O Dio, ti canterò un nuovo cantico;
sul saltèrio a dieci corde salmeggerò a te,
10 che dai la vittoria ai re,
che liberi il tuo servo Davide
dalla spada micidiale.
11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri,
la cui bocca dice menzogne
e la cui destra giura il falso.
12 I nostri figli, nella loro gioventù,
siano come piante novelle che crescono,
e le nostre figlie come colonne scolpite
per adornare un palazzo.
13 I nostri granai siano pieni
e forniscano ogni specie di beni.
Le nostre greggi moltiplichino a migliaia e a decine di migliaia
nelle nostre campagne.
14 Le nostre giovenche siano feconde;
e non vi sia breccia, né fuga,
né grido nelle nostre piazze.
15 Beato il popolo che è in tale stato,
beato il popolo il cui Dio è il SIGNORE.

Culto di Domenica 3 Novembre 2019 – “Gesù Tu cosa ne pensi?”

Culto di Domenica 3 Novembre 2019 – “Gesù Tu cosa ne pensi?”

Giovanni 8: 1-11
La donna adultera
1 Gesù andò al monte degli Ulivi. 2 All’alba tornò nel tempio, e tutto il popolo andò da lui; ed egli, sedutosi, li istruiva.
3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, 4 gli dissero: «Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. 5 Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» 6 Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. 7 E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. 10 Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?» 11 Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più».]