Atti 5: 33-42
Il consiglio di Gamaliele convince i capi religiosi
33 Ma essi, udendo queste cose, fremevano d’ira, e si proponevano di ucciderli. 34 Ma un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della legge, onorato da tutto il popolo, alzatosi in piedi nel sinedrio, comandò che gli apostoli venissero un momento allontanati. 35 Poi disse loro: «Uomini d’Israele, badate bene a quello che state per fare circa questi uomini. 36 Poiché, prima d’ora, sorse Teuda, dicendo di essere qualcuno; presso di lui si raccolsero circa quattrocento uomini; egli fu ucciso, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi e ridotti a nulla. 37 Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, ai giorni del censimento, e si trascinò dietro della gente; anch’egli perì, e tutti quelli che gli avevano dato ascolto furono dispersi. 38 E ora vi dico: tenetevi lontani da loro, e ritiratevi da questi uomini; perché, se questo disegno o quest’opera è dagli uomini, sarà distrutta; 39 ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio».
40 Essi furono da lui convinti; e chiamati gli apostoli, li batterono, ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesù e li lasciarono andare.
41 Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesù. 42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo.
Genesi 17: 1-8
Dio fa un patto con Abramo
1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, il SIGNORE gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro; 2 e io stabilirò il mio patto fra me e te e ti moltiplicherò grandemente».
3 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e Dio gli parlò, dicendo: 4 «Quanto a me, ecco il patto che faccio con te; tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni; 5 non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abraamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni. 6 Ti farò moltiplicare grandemente, ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re. 7 Stabilirò il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sarà un patto eterno per il quale io sarò il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. 8 A te e alla tua discendenza dopo di te darò il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in possesso perenne; e sarò loro Dio».
Culto di Domenica 13 Maggio 2018 – “Non piangere più di disperazione!”
LA PAROLA
Luca 7: 11-17
Gesù risuscita il figlio della vedova di Nain
11 Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della città era con lei. 13 Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» 14 E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!» 15 Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. 16 Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo». 17 E questo dire intorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutto il paese intorno.
IL CULTO
IL MESSAGGIO
Leggendo la Bibbia, ma anche esaminando momenti di vita cristiana, spesso ci fermiamo a contemplare l’operato di Gesù. A volte restiamo meravigliati e sbigottiti, altre volte invece siamo sorpresi per il modo “strano” in cui Egli ha deciso di operare. In quest’ultimo caso, nella “stranezza” in cui opera, Gesù vuole comunicarci un messaggio che noi siamo chiamati a comprendere.
Soffermandoci a riflettere sulla lettura odierna possiamo facilmente immaginare che intorno a questa vedova, che aveva appena perso un figlio, ci fossero altre persone che cercavano di incoraggiarla e darle sostegno.
Ma Gesù, quando le si presenta davanti, con un ordine ben preciso le toglie un diritto … quello di piangere!
Perché? Non era forse lecito piangere davanti a un evento così drammatico per una madre?
Oggi Dio ci insegna che ci sono dei pianti che Egli non fermerebbe mai come quelli di gioia e commozione ma altri pianti che non devono più far parte di un figlio di Dio … quelli di disperazione!
Il pianto di disperazione è diverso da un pianto di dolore, in esso non si intravede più la speranza, tutto è scuro e le vie d’uscita sono ostruite; non ci porta ai piedi della croce ma anzi ci allontana da Dio.
Anche nei momenti più difficili dobbiamo mantenere la fiducia in Dio perché Egli spezza ciò che ci opprime (Isaia 9:3), il suo giogo è dolce (Matteo 11:30)! Satana cercherà in tutti i modi di opprimerci con un giogo pesante ma ricordiamoci e ricordiamogli che per noi non esiste più il bastone che ci percuote ma il piuttosto il bastone di Gesù che ci rialza quando cadiamo o quando siamo nella tempesta e la Sua verga che ci disciplina nel continuo (Salmi 23-4).
Forse siamo in attesa da tempo di una liberazione da qualche vizio che ci opprime, di una guarigione, di una benedizione particolare e piangiamo … ma attenzione a non piangere di disperazione altrimenti saremo facili prede del dubbio e guardando gli altri crederemo che stiano meglio di noi (Salmi 73).
Se non riusciremo più a scorgere la speranza non riusciremo più a vedere nemmeno Dio, ricordiamoci che anche quando sbagliamo Egli non ci abbandonerà mai, al massimo ci disciplinerà e dovremo essere pronti ad accettarlo (Giobbe 42:5).
Coraggio quindi, noi non siamo come quelli che non hanno speranza (1Tessalonicesi 4: 13-18), confidiamo sempre nel Signore, Egli è con noi e ogni cosa è sotto il Suo controllo.
Dio ci benedica!
Altri versetti da leggere:
Giovanni 20:11-18
Neemia 8:10
Culto di Martedì 08 Maggio 2018 – Fiumi d’acqua viva!
Giovanni 7: 37-39
Fiumi d’acqua viva
37 Nell’ultimo giorno, il giorno più solenne della festa, Gesù stando in piedi esclamò: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. 38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno». 39 Disse questo dello Spirito, che dovevano ricevere quelli che avrebbero creduto in lui; lo Spirito, infatti, non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato.
Culto di Domenica 06 Maggio 2018 – Hai bisogno di Gesù, cercalo!
Matteo 15:21-28
21 Partito di là, Gesù si ritirò nel territorio di Tiro e di Sidone. 22 Ed ecco una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare: «Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide. Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio». 23 Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli si avvicinarono e lo pregavano dicendo: «Mandala via, perché ci grida dietro». 24 Ma egli rispose: «Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele». 25 Ella però venne e gli si prostrò davanti, dicendo: «Signore, aiutami!» 26 Gesù rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini». 27 Ma ella disse: «Dici bene, Signore, eppure anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28 Allora Gesù le disse: «Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi». E da quel momento sua figlia fu guarita.
Culto di Martedì 01 Maggio 2018 – Sappi che Dio è nel tuo Cuore
Genesi 28: 10-22
10 Giacobbe partì da Beer-Sceba e andò verso Caran. 11 Giunse ad un certo luogo e vi passò la notte, perché il sole era già tramontato. Prese una delle pietre del luogo, se la mise per capezzale e lì si coricò. 12 Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima toccava il cielo; e gli angeli di Dio salivano e scendevano per la scala. 13 Il SIGNORE stava al di sopra di essa e gli disse: «Io sono il SIGNORE, il Dio d’Abraamo tuo padre e il Dio d’Isacco. La terra sulla quale tu stai coricato, io la darò a te e alla tua discendenza. 14 La tua discendenza sarà come la polvere della terra e tu ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a meridione, e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza. 15 Io sono con te, e ti proteggerò dovunque tu andrai e ti ricondurrò in questo paese, perché io non ti abbandonerò prima di aver fatto quello che ti ho detto».
16 Quando Giacobbe si svegliò dal sonno, disse: «Certo, il SIGNORE è in questo luogo e io non lo sapevo!» 17 Ebbe paura e disse: «Com’è tremendo questo luogo! Questa non è altro che la casa di Dio, e questa è la porta del cielo!» 18 Giacobbe si alzò la mattina di buon’ora, prese la pietra che aveva messa come capezzale, la pose come pietra commemorativa e vi versò sopra dell’olio. 19 E chiamò quel luogo Betel; mentre prima di allora il nome della città era Luz. 20 Giacobbe fece un voto, dicendo: «Se Dio è con me, se mi protegge durante questo viaggio che sto facendo, se mi dà pane da mangiare e vesti da coprirmi, 21 e se ritorno sano e salvo alla casa di mio padre, il SIGNORE sarà il mio Dio 22 e questa pietra, che ho eretta come monumento, sarà la casa di Dio; di tutto quello che tu mi darai, io certamente ti darò la decima».