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Culto di Martedi 25 Aprile 2017

Culto di Martedi 25 Aprile 2017

Genesi 13: 1-13
Ritorno in Canaan; Abramo e Lot si separano
1 Abramo dunque risalì dall’Egitto con sua moglie, con tutto quel che possedeva e con Lot, andando verso la regione meridionale. 2 Abramo era molto ricco di bestiame, d’argento e d’oro. 3 E continuò il suo viaggio dal meridione fino a Betel, al luogo dove da principio era stata la sua tenda, fra Betel e Ai, 4 al luogo dov’era l’altare che egli aveva fatto prima; e lì Abramo invocò il nome del SIGNORE.
5 Ora Lot, che viaggiava con Abramo, aveva anch’egli pecore, buoi e tende. 6 Il paese non era sufficiente perché essi potessero abitarvi insieme, poiché il loro bestiame era numeroso ed essi non potevano stare insieme. 7 Scoppiò una lite fra i pastori del bestiame d’Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Ferezei abitavano a quel tempo nel paese. 8 Allora Abramo disse a Lot: «Ti prego, non ci sia discordia tra me e te, né tra i miei pastori e i tuoi pastori, perché siamo fratelli! 9 Tutto il paese non sta forse davanti a te? Ti prego, sepàrati da me! Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra». 10 Lot alzò gli occhi e vide l’intera pianura del Giordano. Prima che il SIGNORE avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta irrigata fino a Soar, come il giardino del SIGNORE, come il paese d’Egitto. 11 Lot scelse per sé tutta la pianura del Giordano e partì andando verso oriente. Così si separarono l’uno dall’altro. 12 Abramo si stabilì nel paese di Canaan, Lot abitò nelle città della pianura e andò piantando le sue tende fino a Sodoma. 13 Gli abitanti di Sodoma erano perversi e grandi peccatori contro il SIGNORE.

Culto di Domenica 23 Aprile 2017

Culto di Domenica 23 Aprile 2017

Marco 10: 17-27
Il giovane ricco
17 Mentre Gesù usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» 18 Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 19 Tu sai i comandamenti: “Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre“». 20 Ed egli rispose: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia gioventù». 21 Gesù, guardatolo, l’amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va’, vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». 22 Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni. 23 Gesù, guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!» 24 I discepoli si stupirono di queste sue parole. E Gesù replicò loro: «Figlioli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! 25 È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 26 Ed essi sempre più stupiti dicevano tra di loro: «Chi dunque può essere salvato?» 27 Gesù fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio».

Culto di Martedi 18 Aprile 2017 – La parola deve lavorare la tua vita

Culto di Martedi 18 Aprile 2017 – La parola deve lavorare la tua vita

Geremia 23: 29
«La mia parola non è forse come un fuoco», dice il SIGNORE,
«e come un martello che spezza il sasso? …

Ebrei 4: 12
Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore.

Culto di Domenica 16 Aprile 2017 – Grida nel deserto

Culto di Domenica 16 Aprile 2017 – Grida nel deserto

Luca 3: 1-6
Predicazione di Giovanni il battista
1 Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, quando Ponzio Pilato era governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell’Abilene, 2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caiafa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
3 Ed egli andò per tutta la regione intorno al Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati, 4 come sta scritto nel libro delle parole del profeta Isaia:
«Voce di uno che grida nel deserto:
“Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri.
5 Ogni valle sarà colmata
e ogni monte e ogni colle sarà spianato;
le vie tortuose saranno fatte diritte
e quelle accidentate saranno appianate;
6 e ogni creatura vedrà la salvezza di Dio“».

Culto di Martedì 11 Aprile 2017 – “TU Seguimi”

Culto di Martedì 11 Aprile 2017 – “TU Seguimi

Giovanni 21: 20-25
Il discepolo che Gesù amava
20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e aveva detto: «Signore, chi è che ti tradisce?» 21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e di lui che sarà?» 22 Gesù gli rispose: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa? Tu, seguimi». 23 Per questo motivo si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto; Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che t’importa?»
24 Questo è il discepolo che rende testimonianza di queste cose, e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.
25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesù ha fatte; se si scrivessero a una a una, penso che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero.

Culto di Domenica 09 Aprile 2017 – Allarghiamo il cuore

Culto di Domenica 09 Aprile 2017 – Allarghiamo il cuore

2 Corinzi 6: 11-13
11 La nostra bocca vi ha parlato apertamente, Corinzi; il nostro cuore si è allargato. 12 Voi non siete allo stretto in noi, ma è il vostro cuore che si è ristretto. 13 Ora, per renderci il contraccambio (parlo come a figli), allargate il cuore anche voi!

“Allarghiamo il cuore”

Culto di Domenica 09 Aprile 2017 – “Allarghiamo il cuore”

LA PAROLA

2 Corinzi 6: 11-13
11 La nostra bocca vi ha parlato apertamente, Corinzi; il nostro cuore si è allargato. 12 Voi non siete allo stretto in noi, ma è il vostro cuore che si è ristretto. 13 Ora, per renderci il contraccambio (parlo come a figli), allargate il cuore anche voi!

IL CULTO

IL MESSAGGIO

L’apostolo Paolo riprende con cuore sincero la chiesa dei Corinzi, accusandola di non aver aperto il proprio cuore a Dio. Egli desidera far riemergere quei sentimenti di amore e benevolenza che lo Spirito Santo di Dio aveva messo nella chiesa dei Corinzi, prima che questa si sviasse e iniziasse a disprezzare l’apostolo. E’ importante dire le cose con sincerità, confessare la propria situazione a Dio aprendo a Lui il proprio cuore senza tralasciare alcun dettaglio. Dio, infatti, amava Davide perché nonostante i problemi, le cadute e le difficoltà attraversate, in lui scorgeva un uomo sincero e con un cuore secondo Dio (1 SAM 13:14). Passano gli anni, le circostanze cambiano ma Paolo resta integro, rimane l’uomo fedele a Dio e leale che ama il Signore ed i fratelli con tutto il proprio cuore. Egli vuole tornare alla comunione che un tempo aveva con i Corinzi e suggerisce loro di tornare ad aprire il loro cuore, riprendendoli con amore.
Non illudiamoci che Gesù dimori in noi se non abbiamo le Sue qualità, impegniamoci piuttosto nella ricerca costante della comunione con Dio e con i fratelli. Allarghiamo il nostro cuore per ricevere ciò che viene da Dio e chiudiamolo davanti ai compromessi e le tentazioni del mondo.
Per questo la parola del Signore ancora oggi ci invita a riempire il nostro cuore di buoni sentimenti e dei doni spirituali che il Signore è pronto ad offrirci secondo la nostra fede, crediamoci!

Dio ci benedica!

Culto di Martedì 4 Aprile 2017 – “Aumenta il tuo Amore nel nostro cuore”

Culto di Martedì 4 Aprile 2017 – “Aumenta il tuo Amore nel nostro cuore”

Atti 3: 1-11
Guarigione di uno zoppo
1 Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell’ora nona, 2 mentre si portava un uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano presso la porta del tempio detta «Bella», per chiedere l’elemosina a quelli che entravano nel tempio. 3 Vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, egli chiese loro l’elemosina. 4 Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guardaci!» 5 Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. 6 Ma Pietro disse: «Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» 7 Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in quell’istante le piante dei piedi e le caviglie gli si rafforzarono. 8 E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
9 Tutto il popolo lo vide che camminava e lodava Dio; 10 e lo riconoscevano per colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta «Bella» del tempio; e furono pieni di meraviglia e di stupore per quello che gli era accaduto. 11 Mentre quell’uomo teneva stretti a sé Pietro e Giovanni, tutto il popolo, stupito, accorse a loro al portico detto di Salomone.

“Gesù vuole vedere il tuo affanno”

Culto di Domenica 02 Aprile 2017 – “Gesù vuole vedere il tuo affanno”

LA PAROLA

Marco 6: 45-52
Gesù cammina sul mare
45 Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato la folla. 46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.
47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò incontro a loro, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 51 Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi più che mai rimasero sgomenti, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito.

IL CULTO

IL MESSAGGIO

Durante la tempesta che colpì l’imbarcazione su cui si trovavano i discepoli, questi cercarono con le proprie forze di salvarsi avvicinandosi a riva, ma ogni tentativo fu vano. Gesù, vedendo il loro affanno e proprio nel culmine della tempesta, si avvicinò a loro camminando sul mare con l’obiettivo di indicar loro la strada da seguire ma essi, presi da gran timore, non lo riconobbero nell’immediato e dalla tanta paura non riuscirono nemmeno a chiedergli aiuto. Gesù, con amore, li tranquillizzò e subito i discepoli capirono che era il momento di farGli spazio nella propria imbarcazione. Infatti, non appena lasciarono salire Gesù sulla propria barca, il vento si calmò generando grande stupore tra i discepoli.

Anche noi dobbiamo gettare fuori dalla barca della nostra vita tutto ciò che ci fa sprofondare e arrancare nella tempesta per fare spazio a Gesù. Abbandoniamo dubbi, incredulità, paure, ansie, timori e tutto ciò che cerca di allontanarci da Dio e contempliamo la figura perfetta di Gesù che è pronto a prendere il timone della nostra vita per condurci in porti sicuri. A volte la tempesta è necessaria, come lo fu per i discepoli, al fine di poter radicare tutta la nostra fede nella persona di Gesù. Non dobbiamo nasconderGli paure e preoccupazioni, bensì imparare sempre di più a permetterGli di intervenire nei nostri affanni. Facciamoci forza, la soluzione è al nostro fianco e si chiama Gesù; il Suo braccio potente è ancora oggi disteso e pronto ad operare. Proprio come dice il versetto “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono” (Ebrei, 11:1) dobbiamo invocare il nome di Gesù e confidare nel Suo intervento, perché certamente il Signore calmerà la tempesta che imperversa nella nostra vita, placando ogni vento contrario.

Gesù è l’amico per eccellenza e aspetta solo di poter intervenire per ristorare il nostro animo afflitto, soccorrendoci quando siamo in affanno e viene a mancarci il respiro. Non vergognarti di ammettere che hai anche tu bisogno di Gesù, delle Sue opere nella tua vita, al contrario lascia che Egli spazzi via ogni timore e paura.
Ricorda che soltanto Gesù può salvare!

Dio ci benedica!

Culto di Domenica 02 Aprile 2017 – Gesù vuole vedere il tuo affanno

Culto di Domenica 02 Aprile 2017 – Gesù vuole vedere il tuo affanno

Marco 6: 45-52
Gesù cammina sul mare
45 Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato la folla. 46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.
47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò incontro a loro, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 51 Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi più che mai rimasero sgomenti, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito.