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Culto di Martedi 21 Giugno 2016

Culto di Martedi 21 Giugno 2016

2 Cronache 14:1-14

Asa, re di Giuda; vittoria su Zera e sugli Etiopi
1 Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi del SIGNORE, suo Dio. 2 Tolse via gli altari degli dèi stranieri, e gli alti luoghi; spezzò le statue, abbatté gli idoli di Astarte. 3 Ordinò a Giuda di cercare il SIGNORE, Dio dei suoi padri, e di mettere in pratica la sua legge e i suoi comandamenti. 4 Tolse anche via da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e le colonne solari; e, sotto di lui, il regno ebbe pace.
5 Egli costruì delle città fortificate in Giuda, perché il paese era tranquillo, e in quegli anni non c’era nessuna guerra contro di lui, perché il SIGNORE gli aveva dato riposo. 6 Egli diceva agli abitanti di Giuda: «Costruiamo queste città, e circondiamole di mura, di torri, di porte e di sbarre; il paese è ancora a nostra disposizione, perché abbiamo cercato il SIGNORE, il nostro Dio; noi l’abbiamo cercato, ed egli ci ha dato pace lungo i nostri confini». Essi dunque si misero a costruire, e prosperarono.
7 Asa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda che portavano scudo e lancia, e di duecentottantamila di Beniamino che portavano scudo e tiravano d’arco, tutti uomini forti e valorosi. 8 Zera, l’Etiope, marciò contro di loro con un esercito di un milione d’uomini e trecento carri, e avanzò fino a Maresa. 9 Asa uscì contro di lui, e si schierarono a battaglia nella valle di Sefata presso Maresa. 10 Allora Asa invocò il suo Dio, e disse: «SIGNORE, per te non c’è differenza tra il dare soccorso a chi è in gran numero, e il darlo a chi è senza forza; soccorrici, SIGNORE nostro Dio! Poiché su di te noi ci appoggiamo, e nel tuo nome siamo venuti contro questa moltitudine. Tu sei il SIGNORE nostro Dio; non vinca l’uomo contro di te!» 11 E il SIGNORE sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa e davanti a Giuda, e gli Etiopi si diedero alla fuga. 12 Asa e la gente che era con lui li inseguirono fino a Gherar; e degli Etiopi ne caddero tanti, che non ne rimase più uno vivo; perché furono fatti a pezzi davanti al SIGNORE e davanti al suo esercito. Poi Asa e i suoi portarono via un immenso bottino. 13 E piombarono su tutte le città nei dintorni di Gherar, perché lo spavento del SIGNORE si era impadronito d’esse; e quelli saccheggiarono tutte le città; perché v’era molto bottino; 14 fecero pure man bassa sui chiusi delle mandrie, e condussero via gran numero di pecore e di cammelli. Poi tornarono a Gerusalemme.

Culto di Domenica 19 Giugno 2016

Culto di Domenica 19 Giugno 2016

2 Re 17: 26-27

26 Allora dissero al re d’Assiria: «Le genti che tu hai trasportate e stabilite nelle città della Samaria non conoscono il modo di servire il Dio del paese; perciò questi ha mandato contro di loro dei leoni, che ne fanno strage, perché non conoscono il modo di servire il Dio del paese». 27 Allora il re d’Assiria diede quest’ordine: «Fate tornare laggiù uno dei sacerdoti che avete deportato di là; vada a stabilirsi in quel luogo, e insegni loro il modo di servire il Dio del paese».

Culto di Martedi 14 Giugno 2016

Culto di Martedi 14 Giugno 2016

Adorazione di Simeone e di Anna
25 Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest’uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d’Israele; lo Spirito Santo era sopra di lui; 26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. 27 Egli, mosso dallo Spirito, andò nel tempio; e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, 28 lo prese in braccio, e benedisse Dio, dicendo:
29 «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo,
secondo la tua parola;
30 perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli
32 per essere luce da illuminare le genti
e gloria del tuo popolo Israele».
33 Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. 34 E Simeone li benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: «Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione 35 (e a te stessa una spada trafiggerà l’anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati».

Culto di Domenica 12 Giugno 2016

Culto di Domenica 12 Giugno 2016

Zaccaria 4: 6-7

6 Allora egli mi rispose: «È questa la parola che il SIGNORE rivolge a Zorobabele: “Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio”, dice il SIGNORE degli eserciti. 7 Chi sei tu, o grande montagna? Davanti a Zorobabele tu diventerai pianura; egli asporterà la pietra principale, in mezzo alle grida di: “Grazia, grazia su di lei!”»

Culto di Martedì 7 Giugno 2016

Culto di Martedì 7 Giugno 2016

1 Re 13:1-24

Profezia contro l’altare pagano di Geroboamo
1 Ed ecco, un uomo di Dio giunse da Giuda a Betel per ordine del SIGNORE, mentre Geroboamo stava presso l’altare per bruciare incenso; 2 e per ordine del SIGNORE si mise a gridare contro l’altare e a dire: «Altare, altare! così dice il SIGNORE: “Ecco, nascerà alla casa di Davide un figlio, di nome Giosia, il quale sacrificherà su di te i sacerdoti degli alti luoghi che su di te bruciano incenso, e si arderanno su di te ossa umane”». 3 E quello stesso giorno diede un segno miracoloso dicendo: «Questo è il segno che il SIGNORE ha parlato: ecco, l’altare si spaccherà, e la cenere che vi è sopra si disperderà».
4 Quando il re Geroboamo udì la parola che l’uomo di Dio aveva gridata contro l’altare di Betel, stese la mano dall’alto dell’altare, e disse: «Pigliatelo!» Ma la mano che Geroboamo aveva stesa contro di lui rimase paralizzata, e non poté più tirarla indietro; 5 l’altare si spaccò; e la cenere che vi era sopra si disperse, secondo il segno che l’uomo di Dio aveva dato per ordine del SIGNORE.
6 Allora il re si rivolse all’uomo di Dio, e gli disse: «Ti prego, implora la grazia del SIGNORE, del tuo Dio, e prega per me affinché mi sia resa la mano». E l’uomo di Dio implorò la grazia del SIGNORE, e il re riebbe la sua mano, che tornò com’era prima. 7 Il re disse all’uomo di Dio: «Vieni con me a casa; ti ristorerai, e io ti farò un regalo». 8 Ma l’uomo di Dio rispose al re: «Anche se tu mi dessi la metà della tua casa, io non entrerò da te, e non mangerò pane né berrò acqua in questo luogo; 9 poiché questo è l’ordine che mi è stato dato dal SIGNORE: “Tu non vi mangerai pane né berrai acqua, e non tornerai per la strada che avrai fatta all’andata”». 10 Così egli se ne andò per un’altra strada, e non tornò per quella che aveva fatta, venendo a Betel.

Disubbidienza e punizione del profeta
11 C’era un vecchio profeta che abitava a Betel; e uno dei suoi figli venne a raccontargli tutte le cose che l’uomo di Dio aveva fatte in quel giorno a Betel, e le parole che aveva dette al re. Quando il padre udì il suo racconto, 12 disse ai suoi figli: «Per quale via se n’è andato?» Poiché i suoi figli avevano visto la via per la quale se n’era andato l’uomo di Dio venuto da Giuda. 13 Egli disse ai suoi figli: «Sellatemi l’asino». Quelli gli sellarono l’asino; ed egli vi montò su, 14 seguì l’uomo di Dio, e lo trovò seduto sotto il terebinto, e gli disse: «Sei tu l’uomo di Dio venuto da Giuda?» Egli rispose: «Sono io». 15 Allora il vecchio profeta gli disse: «Vieni con me a casa mia a mangiare». 16 Ma egli rispose: «Io non posso tornare indietro con te, né entrare in casa tua; e non mangerò pane né berrò acqua con te in questo luogo; 17 poiché mi è stato detto, per ordine del SIGNORE: “In quel luogo tu non mangerai pane, né berrai acqua, e non tornerai per la strada che avrai fatta all’andata”». 18 L’altro gli disse: «Anch’io sono profeta come te; e un angelo mi ha parlato per ordine del SIGNORE, dicendo: “Riportalo con te in casa tua, perché mangi del pane e beva dell’acqua”». Egli mentiva.
19 Così l’uomo di Dio tornò indietro con l’altro, e mangiò del pane e bevve dell’acqua in casa di lui. 20 Mentre sedevano a tavola, la parola del SIGNORE fu rivolta al profeta che aveva fatto tornare indietro l’altro; 21 ed egli gridò all’uomo di Dio che era venuto da Giuda: «Così parla il SIGNORE: “Poiché tu ti sei ribellato all’ordine del SIGNORE, e non hai osservato il comandamento che il SIGNORE, tuo Dio, t’aveva dato, 22 e sei tornato indietro, e hai mangiato del pane e bevuto dell’acqua nel luogo del quale egli t’aveva detto: Non vi mangiare del pane e non vi bere dell’acqua, il tuo cadavere non entrerà nella tomba dei tuoi padri”». 23 Quando l’uomo di Dio ebbe mangiato e bevuto, il vecchio profeta, che l’aveva fatto tornare indietro, gli sellò l’asino.
24 L’uomo di Dio se ne andò, e un leone lo incontrò per strada, e l’uccise. Il suo cadavere rimase steso sulla strada; l’asino se ne stava presso di lui, e il leone pure presso il cadavere.

Culto di Domenica 5 Giugno 2016

Culto di Domenica 5 Giugno 2016

Marco 12: 41-44

L’offerta della vedova
41 Sedutosi di fronte alla cassa delle offerte, Gesù guardava come la gente metteva denaro nella cassa; molti ricchi ne mettevano assai. 42 Venuta una povera vedova, vi mise due spiccioli che fanno un quarto di soldo. 43 Gesù, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico che questa povera vedova ha messo nella cassa delle offerte più di tutti gli altri: 44 poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, ma lei, nella sua povertà, vi ha messo tutto ciò che possedeva, tutto quanto aveva per vivere».

Culto di Giovedi 2 Giugno 2016

Culto di Giovedi 2 Giugno 2016

Atti 9: 36-42

Tabita risuscitata da Pietro
36 A Ioppe c’era una discepola, di nome Tabita, che, tradotto, vuol dire Gazzella: ella faceva molte opere buone ed elemosine. 37 Proprio in quei giorni si ammalò e morì. E, dopo averla lavata, la deposero in una stanza di sopra. 38 Poiché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era là, mandarono due uomini per pregarlo che senza indugio andasse da loro. 39 Pietro allora si alzò e partì con loro. Appena arrivato, lo condussero nella stanza di sopra; e tutte le vedove si presentarono a lui piangendo, mostrandogli tutte le tuniche e i vestiti che Gazzella faceva, mentre era con loro. 40 Ma Pietro, fatti uscire tutti, si mise in ginocchio, e pregò; e, voltatosi verso il corpo, disse: «Tabita, àlzati». Ella aprì gli occhi; e, visto Pietro, si mise seduta. 41 Egli le diede la mano e la fece alzare; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita. 42 Ciò fu risaputo in tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore. 43 Pietro rimase molti giorni a Ioppe, presso un certo Simone conciatore di pelli.

Culto di Martedi 31 Maggio 2016

Culto di Martedi 31 Maggio 2016

Atti 1: 1-11

1 Nel mio primo libro, o Teofilo, ho parlato di tutto quello che Gesù cominciò a fare e a insegnare, 2 fino al giorno che fu elevato in cielo, dopo aver dato mediante lo Spirito Santo delle istruzioni agli apostoli che aveva scelti.
3 Ai quali anche, dopo che ebbe sofferto, si presentò vivente con molte prove, facendosi vedere da loro per quaranta giorni, parlando delle cose relative al regno di Dio.
4 Trovandosi con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’attuazione della promessa del Padre, «la quale», egli disse, «avete udita da me. 5 Perché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati in Spirito Santo fra non molti giorni». 6 Quelli dunque che erano riuniti gli domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?» 7 Egli rispose loro: «Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riservato alla propria autorità. 8 Ma riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».
9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi. 10 E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».

Culto di Domenica 29 Maggio 2016

Culto di Domenica 29 Maggio 2016

Luca 9: 37-43

Guarigione di un indemoniato
37 Il giorno seguente, quando essi scesero dal monte, una gran folla andò incontro a Gesù. 38 Un uomo dalla folla gridò: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio: è l’unico che io abbia. 39 Ecco, uno spirito si impadronisce di lui, e subito egli grida; e lo spirito lo contorce, facendolo schiumare, e a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato. 40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 41 Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Porta qui tuo figlio». 42 Mentre il ragazzo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e cominciò a contorcerlo con le convulsioni; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il ragazzo e lo rese a suo padre. 43 E tutti rimasero sbalorditi della grandezza di Dio.

Culto di Martedi 24 Maggio 2016

Culto di Martedi 24 Maggio 2016

Giovanni 9: 1-12

1 Passando vide un uomo, che era cieco fin dalla nascita. 2 I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?» 3 Gesù rispose: «Né lui ha peccato, né i suoi genitori; ma è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui. 4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato mentre è giorno; la notte viene in cui nessuno può operare. 5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo».
6 Detto questo, sputò in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmò gli occhi del cieco, 7 e gli disse: «Va’, làvati nella vasca di Siloe» (che significa «mandato»). Egli dunque andò, si lavò, e tornò che ci vedeva. 8 Perciò i vicini e quelli che l’avevano visto prima, perché era mendicante, dicevano: «Non è questo colui che stava seduto a chieder l’elemosina?» 9 Alcuni dicevano: «È lui». Altri dicevano: «No, ma gli somiglia». Egli diceva: «Sono io». 10 Allora essi gli domandarono: «Com’è che ti sono stati aperti gli occhi?» 11 Egli rispose: «Quell’uomo che si chiama Gesù fece del fango, me ne spalmò gli occhi e mi disse: “Va’ a Siloe e làvati”. Io quindi sono andato, mi sono lavato e ho ricuperato la vista». 12 Ed essi gli dissero: «Dov’è costui?» Egli rispose: «Non so».