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Culto di Martedi 25 Ottobre 2016 – “La buona notizia”

Culto di Martedi 25 Ottobre 2016 – “La buona notizia”

Nascita di Gesù a Betlemme
1 In quel tempo uscì un decreto da parte di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto l’impero. 2 Questo fu il primo censimento fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3 Tutti andavano a farsi registrare, ciascuno alla sua città.
4 Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme, perché era della casa e famiglia di Davide, 5 per farsi registrare con Maria, sua sposa, che era incinta.
6 Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; 7 ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
8 In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge. 9 E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a loro, e furono presi da gran timore. 10 L’angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: 11 “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. 12 E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia”».
13 E a un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini ch’egli gradisce!»
15 Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere». 16 Andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; 17 e, vedutolo, divulgarono quello che era stato loro detto di quel bambino. 18 E tutti quelli che li udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. 19 Maria serbava in sé tutte queste cose, meditandole in cuor suo. 20 E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato loro annunciato.

Culto di Domenica 23 Ottobre 2016 – “La fede vera”

Culto di Domenica 23 Ottobre 2016 – “La fede vera”

2 Timoteo 1: 3-8

Esortazione rivolta a Timoteo
3 Ringrazio Dio, che servo come già i miei antenati con pura coscienza, ricordandomi regolarmente di te nelle mie preghiere giorno e notte; 4 ripenso alle tue lacrime e desidero intensamente vederti per essere riempito di gioia. 5 Ricordo infatti la fede sincera che è in te, la quale abitò prima in tua nonna Loide e in tua madre Eunice, e, sono convinto, abita pure in te.
6 Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. 7 Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo. 8 Non aver dunque vergogna della testimonianza del nostro Signore, né di me, suo carcerato; ma soffri anche tu per il vangelo, sorretto dalla potenza di Dio.

Culto di Martedi 18 Ottobre 2016

Culto di Martedi 18 Ottobre 2016

Giobbe 35:1-16

Eliu esorta Giobbe a ricercare Dio
1 Poi Eliu riprese il discorso e disse:
2 «Credi tu d’aver ragione
quando dici: “La mia giustizia è superiore a quella di Dio”?
3 Infatti hai detto: “Che mi giova?
Che guadagno io di più a non peccare?”
4 Io ti darò la risposta:
a te e agli amici tuoi.
5 Considera i cieli, e vedi!
Guarda le nuvole, come sono più in alto di te!
6 Se pecchi, quale inconveniente gli procuri?
Se moltiplichi i tuoi misfatti, che danno gli arrechi?
7 Se sei giusto, che gli dai?
Che riceve egli dalla tua mano?
8 La tua malvagità non nuoce che al tuo simile,
e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini.
9 Si grida per le molte oppressioni,
si alzano lamenti per la violenza dei grandi;
10 ma nessuno dice: “Dov’è Dio,
il mio Creatore,
che nella notte ispira canti di gioia,
11 che ci fa più intelligenti delle bestie dei campi
e più saggi degli uccelli del cielo?”
12 Là gridano, ma egli non risponde,
a motivo della superbia dei malvagi.
13 Certo, Dio non dà ascolto a lamenti vani;
l’Onnipotente non ne fa caso;
14 e tu, quando dici che non lo scorgi,
la tua causa gli sta davanti;
sappilo aspettare!
15 Ma ora, perché la sua ira non punisce,
perché egli non prende rigorosa conoscenza delle trasgressioni,
16 Giobbe apre vanamente le labbra
e accumula parole irragionevoli».

Giobbe 36:1-15

Eliu descrive la sorte dei giusti e dei colpevoli
1 Poi Eliu seguitando disse:
2 «Aspetta un po’, io t’istruirò:
perché c’è altro da dire in favore di Dio.
3 Io trarrò la mia scienza da lontano
e renderò giustizia a colui che mi ha fatto.
4 Per certo, le mie parole non sono bugiarde;
ti sta davanti un uomo dotato di perfetta scienza.
5 Dio è potente, ma non respinge nessuno;
è potente per la forza della sua intelligenza.
6 Egli non lascia vivere l’empio
e fa giustizia agli afflitti.
7 Non allontana il suo sguardo dai giusti,
ma li pone con i re sul trono,
ve li mette seduti per sempre, e così li innalza.
8 Se gli uomini sono talvolta stretti da catene,
se sono presi nei legami dell’afflizione,
9 Dio fa loro conoscere il loro comportamento,
le loro trasgressioni, poiché si sono insuperbiti;
10 egli apre così i loro orecchi agli ammonimenti
e li esorta ad abbandonare il male.
11 Se l’ascoltano, se si sottomettono,
finiscono i loro giorni nel benessere,
e i loro anni nella gioia;
12 ma, se non l’ascoltano, periscono trafitti dalle frecce,
muoiono nel loro accecamento.
13 Gli empi di cuore si abbandonano alla collera,
non implorano Dio quando egli li incatena;
14 così muoiono nel fiore degli anni
e la loro vita finisce come quella dei dissoluti;
15 ma Dio libera l’afflitto mediante l’afflizione,
e gli apre gli orecchi mediante la sventura.

Culto di Domenica 16 Ottobre 2016 – Stai portando frutto?

Culto di Domenica 16 Ottobre 2016 – Stai portando frutto?

La vite e i tralci
1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. 2 Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. 3 Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunciata. 4 Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dare frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete fare nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.
9 Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore. 10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. 11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa.
12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. 13 Nessuno ha amore più grande di quello di dare la sua vita per i suoi amici. 14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. 15 Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. 16 Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. 17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

Culto di Martedi 11 Ottobre 2016

Culto di Martedi 11 Ottobre 2016

Pietro riconosce in Gesù il Cristo
13 Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?» 14 Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». 15 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» 16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
17 Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. 19 Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Cristo.

Culto di Domenica 09 Ottobre 2016

Culto di Domenica 09 Ottobre 2016

Luca 13:6-9

Parabola del fico

6 Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella sua vigna; andò a cercarvi del frutto e non ne trovò. 7 Disse dunque al vignaiuolo: “Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercare frutto da questo fico, e non ne trovo; taglialo; perché sta lì a sfruttare il terreno?” 8 Ma l’altro gli rispose: “Signore, lascialo ancora quest’anno; gli zapperò intorno e gli metterò del concime. 9 Forse darà frutto in avvenire; se no, lo taglierai”».

Culto di Martedi 04 Ottobre 2016

Culto di Martedi 04 Ottobre 2016

Salmo 26: 2

2 Scrutami, o SIGNORE, e mettimi alla prova;
purifica i miei reni e il mio cuore.

Salmo 139: 23

23 Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore.
Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri.

Culto di Domenica 02 Ottobre 2016

Culto di Domenica 02 Ottobre 2016

1 Re 17: 8-16

Elia a Sarepta
8 Allora la parola del SIGNORE gli fu rivolta in questi termini: 9 «Àlzati, va’ ad abitare a Sarepta dei Sidoni; io ho ordinato a una vedova di laggiù che ti dia da mangiare». 10 Egli dunque si alzò, e andò a Sarepta; e, quando giunse alla porta della città, c’era una donna vedova, che raccoglieva legna. Egli la chiamò, e le disse: «Ti prego, vammi a cercare un po’ d’acqua in un vaso, affinché io beva». 11 E mentre lei andava a prenderla, egli le gridò dietro: «Portami, ti prego, anche un pezzo di pane». 12 Lei rispose: «Com’è vero che vive il SIGNORE, il tuo Dio, del pane non ne ho; ho solo un pugno di farina in un vaso, e un po’ d’olio in un vasetto; ed ecco, sto raccogliendo due rami secchi per andare a cuocerla per me e per mio figlio; la mangeremo, e poi moriremo». 13 Elia le disse: «Non temere; va’ e fa’ come hai detto; ma fanne prima una piccola focaccia per me, e portamela; poi ne farai per te e per tuo figlio. 14 Infatti così dice il SIGNORE, Dio d’Israele: “La farina nel vaso non si esaurirà e l’olio nel vasetto non calerà, fino al giorno che il SIGNORE manderà la pioggia sulla terra”». 15 Quella andò e fece come Elia le aveva detto; lei, la sua famiglia ed Elia ebbero di che mangiare per molto tempo.16 La farina nel vaso non si esaurì, e l’olio nel vasetto non calò, secondo la parola che il SIGNORE aveva pronunciata per bocca d’Elia.

Culto serale di Venerdi 30 Settembre 2016

Culto serale di Venerdi 30 Settembre 2016

Giovanni 18: 33-38

33 Pilato dunque rientrò nel pretorio; chiamò Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?» 34 Gesù gli rispose: «Dici questo di tuo, oppure altri te l’hanno detto di me?» 35 Pilato gli rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno messo nelle mie mani; che cosa hai fatto?» 36 Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui». 37 Allora Pilato gli disse: «Ma dunque, sei tu re?» Gesù rispose: «Tu lo dici; sono re; io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce». 38 Pilato gli disse: «Che cos’è verità?»

Culto serale di Giovedi 29 Settembre 2016

Culto serale di Giovedi 29 Settembre 2016

La donna adultera
1 Gesù andò al monte degli Ulivi. 2 All’alba tornò nel tempio, e tutto il popolo andò da lui; ed egli, sedutosi, li istruiva.
3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna colta in adulterio; e, fattala stare in mezzo, 4 gli dissero: «Maestro, questa donna è stata colta in flagrante adulterio. 5 Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?» 6 Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra. 7 E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». 8 E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. 9 Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo. 10 Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?» 11 Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va’ e non peccare più».]