Culto di Domenica 18 Febbraio 2018 – “Avere fede è anche saper aspettare in silenzio!”
LA PAROLA
2 Samuele 5: 17-25
Vittorie di Davide sui Filistei
17 Quando i Filistei udirono che Davide era stato unto re d’Israele, salirono tutti a cercarlo. Davide lo seppe e scese alla fortezza. 18 I Filistei giunsero e si sparsero nella valle dei Refaim. 19 Allora Davide consultò il SIGNORE, e disse: «Devo salire contro i Filistei? Me li darai nelle mani?» Il SIGNORE rispose a Davide: «Sali; perché certamente ti darò i Filistei nelle mani». 20 Davide dunque si recò a Baal-Perasim, dove li sconfisse ed esclamò: «Il SIGNORE ha disperso i miei nemici davanti a me come si disperde l’acqua». Perciò chiamò quel luogo Baal-Perasim. 21 I Filistei lasciarono là i loro idoli, e Davide e la sua gente li portarono via.
22 I Filistei salirono poi di nuovo e si sparsero nella valle di Refaim. 23 Davide consultò il SIGNORE il quale gli disse: «Non salire; gira alle loro spalle e giungerai su di loro di fronte ai Gelsi. 24 Quando udrai un rumore di passi tra le vette dei gelsi, lanciati subito all’attacco, perché allora il SIGNORE marcerà davanti a te per sconfiggere l’esercito dei Filistei». 25 Davide fece così come il SIGNORE gli aveva comandato e sconfisse i Filistei da Gheba fino a Ghezer.
IL CULTO
IL MESSAGGIO
Davide è ancora oggi un grande esempio per i cristiani, artefice di grandi vittorie, nel nome di Dio, per il popolo d’Israele. Una delle sue armi vincenti fu quella di consultare il Signore prima di ogni battaglia, non adagiandosi mai sulle vittorie precedenti, ben conscio del fatto che il Signore opera spesso in modi diversi tra loro e, solo affidandosi a Lui di volta in volta, egli poté vedere grandi vittorie.
Le esperienze del passato sono importanti e devono essere uno stimolo per combattere nel presente, tuttavia non dobbiamo mai sentirci troppo forti al punto di voler affrontare le battaglie solo con le nostre forze! Siamo chiamati a presentarci costantemente davanti al trono di Dio in preghiera, affinché sia Lui a indicarci la strada da percorrere ed ut i tempi giusti per farlo.
Davide, a pochi passi dai nemici e dal campo di battaglia, si fermò ed attese di sentire il rumore dei passi di Dio tra le vette dei gelsi prima di passare all’azione. Anche l’attesa è sinonimo di fede, aspettare la risposta di Dio è infatti molto importante nella vita di un cristiano, soprattutto quando siamo scalpitanti e non vediamo l’ora di fare il primo passo, è proprio quello il momento migliore per fermarci!
Dobbiamo dipendere esclusivamente da Dio e avere un orecchio sensibile ai Suoi passi, essi sono ben udibili nonostante Egli sia invisibile ai nostri occhi. Lo sguardo deve essere su Gesù e non sul nemico perché è da Lui che arriverà il consiglio vincente! (Salmi 121: 1-2)
Impariamo ad agire esattamente nel momento in cui è Dio stesso a indicarcelo e, per fare ciò, dobbiamo necessariamente vegliare in preghiera ogni giorno perché è quotidianamente che Egli ci parla, la manna che nutre l’anima nostra deve essere fresca ogni giorno, altrimenti, aumenta il rischio di denutrizione spirituale.
Satana è alla continua ricerca di anime da divorare (1 Pietro 5: 8-9), ma nulla potrà contro coloro che si faranno trovare in preghiera e pienamente dipendenti da Dio; spesso è proprio nella preghiera che c’è la vera lotta … e la vera benedizione!
I discepoli attesero 10 giorni in preghiera prima di vedere il realizzarsi della Pentecoste, lo fecero con piena fiducia senza aver conoscenza alcuna di ciò che stava per verificarsi e come ben sappiamo la loro fede fu grandemente ripagata! (Atti 2).
Per cui … coraggio! Fermiamoci alla presenza di Dio e attendiamo, con pazienza e fiducia, il rumore dei Suoi passi; al momento giusto sarà Lui stesso a combattere per noi e non potremo che vedere una grande e gloriosa vittoria!
Dio ci benedica!