Archivi autore: Luciano Quercia

Culto di Venerdì 24 Gennaio 2025 – Riconosci Gesù!

Culto di Venerdì 24 Gennaio 2025 – Riconosci Gesù!

Fr.llo Luigi Dell’aversano

Giovanni 4:43-54
43 Trascorsi quei due giorni, egli partì di là per la Galilea; 44 poiché Gesù stesso aveva attestato che un profeta non è onorato nella sua patria. 45 Quando dunque giunse in Galilea, fu accolto dai Galilei, perché avevano visto le cose che egli aveva fatte in Gerusalemme durante la festa; essi pure infatti erano andati alla festa. 46 Egli dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un ufficiale del re, il cui figlio era infermo a Capernaum. 47 Come egli ebbe udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e lo pregò che scendesse e guarisse suo figlio, perché stava per morire. 48 Perciò Gesù gli disse: «Se non vedete segni e prodigi, voi non crederete». 49 L’ufficiale del re gli disse: «Signore, scendi prima che il mio bambino muoia». 50 Gesù gli disse: «Va’, tuo figlio vive». Quell’uomo credette alla parola che Gesù gli aveva detta, e se ne andò. 51 E mentre già stava scendendo, i suoi servi gli andarono incontro e gli dissero che suo figlio viveva. 52 Allora egli domandò loro a che ora avesse cominciato a stare meglio; ed essi gli risposero: «Ieri, all’ora settima, la febbre lo lasciò». 53 Così il padre riconobbe che quella era l’ora in cui Gesù gli aveva detto: «Tuo figlio vive»; e credette, lui con tutta la sua casa. 54 Gesù fece questo secondo segno miracoloso tornando dalla Giudea in Galilea.

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Culto di Giovedì 23 Gennaio 2025 – Porta a Cristo il tuo problema!

Culto di Giovedì 23 Gennaio 2025 – Porta a Cristo il tuo problema!

Fr.llo Alfonso Pantuso

Luca 9:37-42
Guarigione di un indemoniato
37 Il giorno seguente, quando essi scesero dal monte, una gran folla andò incontro a Gesù. 38 Un uomo dalla folla gridò: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo a mio figlio: è l’unico che io abbia. 39 Ecco, uno spirito si impadronisce di lui, e subito egli grida; e lo spirito lo contorce, facendolo schiumare, e a fatica si allontana da lui, dopo averlo straziato. 40 Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». 41 Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa, fino a quando sarò con voi e vi sopporterò? Porta qui tuo figlio». 42 Mentre il ragazzo si avvicinava, il demonio lo gettò per terra e cominciò a contorcerlo con le convulsioni; ma Gesù sgridò lo spirito immondo, guarì il ragazzo e lo rese a suo padre.

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Culto di Mercoledì 22 Gennaio 2025 – Non è ancora la fine!

Culto di Mercoledì 22 Gennaio 2025 – Non è ancora la fine!

Fr.llo Buscema Salvatore

Marco 5:21-43
Gesù guarisce una donna e risuscita la figlia di Iairo
21 Gesù passò di nuovo in barca all’altra riva, e una gran folla si radunò attorno a lui; ed egli stava presso il mare. 22 Ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si gettò ai piedi 23 e lo pregò con insistenza, dicendo: «La mia bambina sta morendo. Vieni a posare le mani su di lei, affinché sia salva e viva». 24 Gesù andò con lui, e molta gente lo seguiva e lo stringeva da ogni parte.
25 Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, 26 e che molto aveva sofferto da molti medici e aveva speso tutto ciò che possedeva senza nessun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata, 27 avendo udito parlare di Gesù, venne dietro tra la folla e gli toccò la veste, perché diceva: 28 «Se riesco a toccare almeno le sue vesti, sarò salva». 29 In quell’istante la sua emorragia ristagnò; ed ella sentì nel suo corpo di essere guarita da quella malattia. 30 Subito Gesù, conscio della potenza che era emanata da lui, voltatosi indietro verso quella folla, disse: «Chi mi ha toccato le vesti?» 31 I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi come la folla ti si stringe attorno e dici: “Chi mi ha toccato?”» 32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. 33 Ma la donna paurosa e tremante, ben sapendo quello che era avvenuto in lei, venne, gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. 34 Ma Gesù le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
35 Mentre egli parlava ancora, vennero dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: «Tua figlia è morta; perché incomodare ancora il Maestro?» 36 Ma Gesù, udito quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: «Non temere; soltanto continua ad aver fede!» 37 E non permise a nessuno di accompagnarlo, tranne che a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38 Giunsero a casa del capo della sinagoga; ed egli vide una gran confusione e gente che piangeva e urlava. 39 Entrato, disse loro: «Perché fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». 40 Ed essi ridevano di lui. Ma egli li mise tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui, ed entrò là dove era la bambina. 41 E, presala per mano, le disse: «Talità cum!» che tradotto vuol dire: «Ragazza, ti dico: àlzati!» 42 Subito la ragazza si alzò e camminava, perché aveva dodici anni. E furono subito presi da grande stupore; 43 ed egli comandò loro con insistenza che nessuno lo venisse a sapere; e disse che le fosse dato da mangiare.

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Culto di Martedì 21 Gennaio 2025 – L’offerta gradita a Dio

Culto di Martedì 21 Gennaio 2025 – L’offerta gradita a Dio

Pastore Paolo Drogo della comunità di Turro

Levitico 6:1-6
Il SIGNORE parlò ancora a Mosè, e disse:
2 «Da’ quest’ordine ad Aaronne e ai suoi figli, e di’ loro:
“Questa è la legge dell’olocausto. L’olocausto rimarrà sulla legna accesa sopra l’altare tutta la notte, fino al mattino; e il fuoco dell’altare sarà tenuto acceso. 3 Il sacerdote indosserà la sua tunica di lino e si metterà delle mutande di lino a contatto con la pelle; toglierà la cenere dell’olocausto consumato dal fuoco sull’altare e la metterà accanto all’altare. 4 Poi si spoglierà delle vesti e ne indosserà delle altre e porterà la cenere fuori dal campo, in un luogo puro. 5 Il fuoco sarà mantenuto acceso sull’altare e non si lascerà spegnere; il sacerdote vi brucerà della legna ogni mattina, vi disporrà sopra l’olocausto, e sopra vi brucerà il grasso dei sacrifici di riconoscenza. 6 Il fuoco dev’essere mantenuto sempre acceso sull’altare, e non lo si lascerà spegnere.

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Culto di Lunedi 20 Gennaio 2025 – Affronta il tuo gigante!

Culto di Lunedi 20 Gennaio 2025 – Affronta il tuo gigante!

Fr.llo Luciano Quercia

1 Samuele 17:1-11
1 I Filistei raccolsero i loro eserciti per combattere e si radunarono a Soco, che appartiene a Giuda, e si accamparono tra Soco e Azeca, a Efes-Dammim. 2 Saul e gli uomini d’Israele si radunarono anch’essi, si accamparono nella valle dei terebinti e si schierarono in battaglia contro i Filistei. 3 I Filistei stavano sul monte da una parte e Israele stava sul monte dall’altra; in mezzo a loro c’era la valle. 4 Dall’accampamento dei Filistei uscì un campione di nome Goliat, di Gat, alto sei cubiti e un palmo. 5 Aveva in testa un elmo di bronzo, indossava una corazza a squame che pesava cinquemila sicli di bronzo, 6 portava delle gambiere di bronzo e un giavellotto di bronzo dietro le spalle. 7 L’asta della sua lancia era robusta come un subbio di tessitore, la punta della lancia pesava seicento sicli di ferro e colui che portava il suo scudo lo precedeva. 8 Egli dunque si fermò e, rivolto alle schiere d’Israele, gridò: «Perché uscite a schierarvi in battaglia? Non sono io il Filisteo e voi dei servi di Saul? Scegliete uno dei vostri e scenda contro di me. 9 Se egli potrà lottare con me e uccidermi, noi saremo vostri servi; ma se io sarò vincitore e l’ucciderò, voi sarete nostri sudditi e ci servirete». 10 Il Filisteo aggiunse: «Io lancio oggi questa sfida a disonore delle schiere d’Israele: Datemi un uomo e ci batteremo!» 11 Quando Saul e tutto Israele udirono queste parole del Filisteo, rimasero sgomenti ed ebbero gran paura.

1 Samuele 17:42-50
42 Quando il Filisteo vide Davide, lo disprezzò, perché egli non era che un ragazzo, biondo e di bell’aspetto. 43 Il Filisteo disse a Davide: «Sono forse un cane, ché tu vieni contro di me con il bastone?» E maledisse Davide in nome dei suoi dèi; 44 poi il Filisteo disse a Davide: «Vieni qua, e darò la tua carne in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie dei campi». 45 Allora Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni verso di me con la spada, con la lancia e con il giavellotto; ma io vengo verso di te nel nome del SIGNORE degli eserciti, del Dio delle schiere d’Israele che tu hai insultate. 46 Oggi il SIGNORE ti darà nelle mie mani e io ti abbatterò; ti taglierò la testa, e darò oggi stesso i cadaveri dell’esercito dei Filistei in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra; così tutta la terra riconoscerà che c’è un Dio in Israele, 47 e tutta questa moltitudine riconoscerà che il SIGNORE non ha bisogno di spada né di lancia per salvare; poiché l’esito della battaglia dipende dal SIGNORE ed egli vi darà nelle nostre mani». 48 Appena il Filisteo si mosse e si fece avanti per avvicinarsi a Davide, anche Davide corse verso la linea di battaglia contro il Filisteo; 49 mise la mano nella sacchetta, prese una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo in fronte; la pietra gli si conficcò nella fronte ed egli cadde con la faccia a terra. 50 Così Davide, con una fionda e una pietra, vinse il Filisteo; lo colpì e lo uccise, senza avere spada in mano.

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Culto di Domenica 19 Gennaio 2025 – Cosa si aspetta il Signore da noi?

Culto di Domenica 19 Gennaio 2025 – Cosa si aspetta il Signore da noi?

Pastore: Michele Motolese della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ADI di Rho

Geremia 29:10-14
10 Poiché così parla il SIGNORE: “Quando settant’anni saranno compiuti per Babilonia, io vi visiterò e manderò a effetto per voi la mia buona parola facendovi tornare in questo luogo. 11 Infatti io so i pensieri che medito per voi”, dice il SIGNORE: “pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. 12 Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. 13 Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; 14 io mi lascerò trovare da voi”, dice il SIGNORE. “Vi farò tornare dalla vostra prigionia; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho cacciati”, dice il SIGNORE; “vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatti deportare”.

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Culto di Giovedì 16 Gennaio 2025 – Il Signore nostro scudo, nostra gloria!

Culto di Giovedì 16 Gennaio 2025 – Il Signore nostro scudo, nostra gloria!

Pastore: Michele Motolese della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ADI di Rho

Salmi 3:1-8
Fiducia durante la persecuzione
1 Salmo di Davide, composto quando fuggiva davanti ad Absalom, suo figlio.
O SIGNORE, quanto sono numerosi i miei nemici!
Molti sono quelli che insorgono contro di me,
2 molti quelli che dicono di me:
«Non c’è più salvezza per lui presso Dio!» [Pausa]
3 Ma tu, o SIGNORE, sei uno scudo attorno a me,
sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo.
4 Con la mia voce io grido al SIGNORE,
ed egli mi risponde dal suo monte santo. [Pausa]
5 Io mi sono coricato e ho dormito,
poi mi sono risvegliato, perché il SIGNORE mi sostiene.
6 Io non temo le miriadi di genti
che si sono accampate contro di me d’ogni intorno.
7 Ergiti, o SIGNORE, salvami, Dio mio;
poiché tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia,
hai rotto i denti agli empi.
8 Al SIGNORE appartiene la salvezza;
la tua benedizione sia sul tuo popolo! [Pausa]

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Culto di Martedì 14 Gennaio 2025 – Siamo nella gioia del Signore Gesù!

Culto di Martedì 14 Gennaio 2025 – Siamo nella gioia del Signore Gesù!

Pastore: Michele Motolese della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ADI di Rho

Matteo 25: 14-30
Parabola dei talenti
Lu 19:12-27; Ro 14:7-8
14 «Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì. 16 Subito, colui che aveva ricevuto i cinque talenti andò a farli fruttare, e ne guadagnò altri cinque. 17 Allo stesso modo, quello dei due talenti ne guadagnò altri due. 18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno, andò a fare una buca in terra e vi nascose il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo, il padrone di quei servi ritornò a fare i conti con loro. 20 Colui che aveva ricevuto i cinque talenti venne e presentò altri cinque talenti, dicendo: “Signore, tu mi affidasti cinque talenti: ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. 21 Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele; sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. 22 Poi, si presentò anche quello dei due talenti e disse: “Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. 23 Il suo padrone gli disse: “Va bene, servo buono e fedele, sei stato fedele in poca cosa, ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore”. 24 Poi si avvicinò anche quello che aveva ricevuto un talento solo, e disse: “Signore, io sapevo che tu sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; eccoti il tuo”. 26 Il suo padrone gli rispose: “Servo malvagio e fannullone, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; 27 dovevi dunque portare il mio denaro dai banchieri; al mio ritorno avrei ritirato il mio con l’interesse. 28 Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. 29 Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. 30 E quel servo inutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”.

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Culto di Domenica 12 Gennaio 2025 – La vittoria sulle nostre criticità

Culto di Domenica 12 Gennaio 2025 – La vittoria sulle nostre criticità

Pastore: Michele Motolese della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale ADI di Rho

Geremia 20:1-18
Pascur, figlio d’Immer, sacerdote e capo-sovrintendente della casa del SIGNORE, udì Geremia che profetizzava queste cose. 2 Pascur percosse il profeta Geremia e lo mise nei ceppi nella prigione che era presso la porta superiore di Beniamino, nella casa del SIGNORE. 3 Il giorno seguente, Pascur liberò Geremia dai ceppi. Geremia gli disse: «Il SIGNORE non ti chiama più Pascur, ma Magor-Missabib. 4 Poiché così parla il SIGNORE: “Io ti renderò un oggetto di terrore a te stesso e a tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno; darò tutto Giuda in mano al re di Babilonia, che li deporterà a Babilonia, e li colpirà con la spada. 5 Darò tutte le ricchezze di questa città, tutto il suo guadagno e tutte le sue cose preziose, darò tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici, che ne faranno loro preda, li piglieranno e li porteranno via a Babilonia. 6 Tu, Pascur e tutti quelli che abitano in casa tua, sarete deportati; tu andrai a Babilonia e là morirai; là sarai sepolto con tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne”».

7 Tu mi hai persuaso, SIGNORE, e io mi sono lasciato persuadere,
tu mi hai fatto forza e mi hai vinto;
io sono diventato, ogni giorno, un oggetto di scherno,
ognuno si fa beffe di me.
8 Infatti ogni volta che io parlo, grido,
grido: Violenza e saccheggio!
Sì, la parola del SIGNORE è per me
un obbrobrio, uno scherno di ogni giorno.
9 Se dico: «Io non lo menzionerò più,
non parlerò più nel suo nome»,
c’è nel mio cuore come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzo di contenerlo, ma non posso.
10 Poiché odo le diffamazioni di molti,
lo spavento mi viene da ogni lato:
«Denunciatelo, e noi lo accuseremo».
Tutti quelli con i quali vivevo in pace
spiano se io inciampo
e dicono: «Forse si lascerà sviare,
noi prevarremo contro di lui
e ci vendicheremo di lui».
11 Ma il SIGNORE è con me, come un potente eroe;
perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno;
saranno molto confusi, perché non riusciranno;
la loro infamia sarà eterna, non sarà dimenticata.
12 SIGNORE degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi le reni e il cuore,
io vedrò, sì, la vendetta che farai su loro,
poiché a te io affido la mia causa!
13 Cantate al SIGNORE, lodate il SIGNORE,
perché egli libera il povero dalla mano dei malfattori!

14 Maledetto sia il giorno che io nacqui!
Il giorno che mia madre mi partorì
non sia benedetto!
15 Maledetto sia l’uomo che portò a mio padre la notizia:
«Ti è nato un maschio»,
e lo colmò di gioia!
16 Sia quell’uomo come le città
che il SIGNORE ha distrutte senza pentirsene!
Oda egli grida al mattino
e clamori di guerra a mezzogiorno.
17 Perché non sono morto quando ero ancora nel grembo materno?
Così mia madre sarebbe stata la mia tomba
e la sua gravidanza senza fine.
18 Perché sono uscito dal grembo materno
per vedere tormento e dolore,
per finire i miei giorni nella vergogna?

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Culto di Giovedì 09 Gennaio 2025 – Sento, Vedo, Parlo!

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Fr.llo Salvatore Buscema

1Samuele 3:1-21
1 Il piccolo Samuele serviva il SIGNORE sotto gli occhi di Eli. La parola del SIGNORE era rara a quei tempi, e le visioni non erano frequenti. 2 In quel medesimo tempo, Eli, la cui vista cominciava a intorbidarsi e non gli consentiva di vedere, se ne stava un giorno coricato nel suo luogo consueto; 3 la lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del SIGNORE dove si trovava l’arca di Dio. 4 Il SIGNORE chiamò Samuele, il quale rispose: «Eccomi!» 5 Poi corse da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Eli rispose: «Io non ti ho chiamato, torna a coricarti». Ed egli andò a coricarsi. 6 Il SIGNORE chiamò Samuele di nuovo. Samuele si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Egli rispose: «Figlio mio, io non ti ho chiamato; torna a coricarti». 7 Ora Samuele non conosceva ancora il SIGNORE e la parola del SIGNORE non gli era ancora stata rivelata. 8 Il SIGNORE chiamò di nuovo Samuele, per la terza volta. Ed egli si alzò, andò da Eli e disse: «Eccomi, poiché tu mi hai chiamato». Allora Eli comprese che il SIGNORE chiamava il bambino. 9 Ed Eli disse a Samuele: «Va’ a coricarti; e, se sarai chiamato ancora, dirai: “Parla, SIGNORE, poiché il tuo servo ascolta”». Samuele andò dunque a coricarsi al suo posto. 10 Il SIGNORE venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» E Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta». 11 Allora il SIGNORE disse a Samuele: «Ecco, io sto per fare in Israele una cosa tale che chi la udrà ne avrà intronati tutt’e due gli orecchi. 12 In quel giorno io compirò contro Eli, dal principio fino alla fine, tutto ciò che ho detto circa la sua casa. 13 Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla sua casa per sempre, a causa dell’iniquità che egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attirato su di sé la maledizione ed egli non li ha sgridati. 14 Perciò io giuro alla casa di Eli che l’iniquità della casa di Eli non sarà mai espiata né con sacrifici né con oblazioni».
15 Samuele rimase coricato fino alla mattina, poi aprì le porte della casa del SIGNORE. Egli temeva di raccontare a Eli la visione. 16 Ma Eli chiamò Samuele e disse: «Samuele, figlio mio!» Egli rispose: «Eccomi». 17 Ed Eli: «Qual è la parola che egli ti ha detto? Ti prego, non me la nascondere! Dio ti tratti con il massimo rigore, se mi nascondi qualcosa di tutto quello che egli ti ha detto». 18 Samuele allora gli raccontò tutto, senza nascondergli nulla. Allora Eli disse: «Egli è il SIGNORE: faccia quello che gli parrà bene». 19 Samuele intanto cresceva e il SIGNORE era con lui e non lasciò andare a vuoto nessuna delle sue parole. 20 Tutto Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, riconobbe che Samuele era stabilito come profeta del SIGNORE. 21 Il SIGNORE continuò ad apparire a Silo, poiché a Silo il SIGNORE si rivelava a Samuele mediante la sua parola.

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