“Ne costituì dodici per tenerli con se e per mandarli a predicare…”(Marco 3:14).
“Come il padre mi ha mandato,così mando voi”(Giovanni 20:21)
Dodici uomini,dodici vite, dodici storie. Di questi dodici uomini non sappiamo altro se non quello che ci viene descritto nel vangelo e negli altri libri del nuovo testamento, di alcuni di loro viene menzionato solo in modo frammentario quello che hanno fatto dopo la morte e la resurrezione di Gesù. Di altri la parola spiega in modo approfondito e dettagliato il loro operare e fare durante la maggior parte della loro vita ma , una cosa li accomuna e li unisce in modo indissolubile per l’eternità: GESU’ LI HA CHIAMATI A SE.
La chiamata di Gesù fu,per questi uomini, la cosa più importante ma Gesù non limita il suo fare alla chiamata. Nel verso sopracitato è scritto: “..Ne costituì..”. In questa parola c’è la costruzione che Dio incomincia nel giorno della salvezza e che porta avanti quotidianamente in ognuno di noi attraverso l’unzione e la potenza dello spirito santo.
Andando sulla croce, Gesù, ha costituito l’unione tra uomo e cielo. Sulla croce Gesù costituisce l’unico modo attraverso cui l’uomo può porre rimedio alla sua situazione di peccato e lontananza da Dio.
L’ultima parola di Gesù sulla croce fu: “TUTTO E’ COMPIUTO”.
In quel tutto è compiuto Gesù costituisce la maestosità del piano e dell’opera di redenzione preparato da Dio per ogni persona.
Il versetto a seguire è la naturale conseguenza di una vita costituita dalla nuova nascita: vv 15 “…e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni…”.
La predicazione e divulgazione dell’evangelo non è un atto dovuto a un’azione forzata ma è un atto naturale di coloro che sono nati di nuovo. Il credente non solo legge,applica e vive la parola ma è parte integrante e vivente della parola. Dio ci ha dato la possibilità di essere dei “testimonial” viventi di ciò che è l’evangelo. Spesso ci si chiede cosa fare per predicare e testimoniare l’evangelo. La risposta è semplice, dobbiamo essere noi stessi in Cristo. Nel giorno della pentecoste, Pietro espose in modo unico l’evangelo di fronte a una moltitudine, e circa 5000 uomini credettero alla parola. Pietro non cercò di essere qualcun altro, rimase lo stesso Pietro costituito da Gesù, con una sola e potente differenza: aveva vissuto la pentecoste con il battesimo di potenza e fuoco promesso da Gesù.
Dio, un giorno, ci ha costituiti per essere messaggeri dell’evangelo e ci ha dato potenza per adempiere questo mandato.
(Fratello Ciro Vorraro)