Culto di Domenica 18 Giugno 2017 – “Il nostro cuore non deve essere turbato!”
LA PAROLA
Giovanni 14: 1-11
Gesù consola gli apostoli: egli ritornerà da loro
1 «Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!
2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; 4 e del luogo dove io vado, sapete anche la via».
5 Tommaso gli disse: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo sapere la via?» 6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 7 Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l’avete visto».
8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». 9 Gesù gli disse: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai tu dici: “Mostraci il Padre”? 10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse.
IL CULTO
IL MESSAGGIO
Capita molto spesso che gli eventi intorno a noi ci turbino, nonostante Gesù sia con noi ed in noi.
Un parente non convertito, una malattia o un’oppressione spirituale potrebbero generare nel nostro cuore uno stato di sollecitudine ed ansia.
Come possiamo quindi combattere questa condizione spirituale? Non è sufficiente pregare e frequentare il locale di culto assiduamente, dobbiamo necessariamente porre tutta la nostra fiducia in Dio. Non in un Dio del passato che operava solo ai tempi della bibbia, ma nel Dio che è lo stesso, IERI OGGI e in ETERNO (Ebrei 13-8).
La nostra speranza deve essere ferma sia in Dio sia nell’opera di Gesù sulla croce (Giovanni 14: 1), senza questi due fondamenti non potremo affrontare questa battaglia, perderemmo in partenza.
Gesù, con quel sacrificio sulla croce, ha pagato a caro prezzo qualsiasi nostra necessità al fine di donarci la massima serenità, ma per far sì che questo avvenga, siamo chiamati ad afferrarla con fede!
La fede è lo scudo che difende i nostri “punti vitali”, un componente fondamentale nell’armatura di un cristiano (Efesini 6: 16).
Quante ore al giorno trascorriamo nelle ansie, nel disordine mentale, nel turbamento? Considerando il mondo in cui viviamo ed il fatto che siamo negli ultimi tempi la risposta non può che essere: TROPPE!
Pensiamo a ricordi brutti del passato, a momenti del presente e ci protendiamo addirittura anche nel futuro nonostante esso non ci appartenga.
Il nemico ci sta privando della felicità, della gioia, della serenità e di tutte quelle virtù che necessariamente devono occupare tutti i posti nel nostro cuore intorno al trono destinato a Gesù. Non deve esserci altro spazio libero per i pensieri che generano scoraggiamento, quei pesi devono essere rispediti immediatamente al mittente!
Gesù ancora oggi è pronto a donarci una nuova speranza (Giovanni 14: 3), ci rassicura sul fatto che saremo accolti nelle dimore celesti che Egli sta personalmente preparando per noi; con questa speranza non possiamo che restare sereni come fece Stefano durante la sua lapidazione: i suoi occhi erano già rivolti verso Gesù in piedi alla destra di Dio, non provava dolore, ma solo tanta pace e tanto amore anche per chi in quel momento lo stava uccidendo (Atti 7: 54-60).
Dio non può esimersi dall’operare, se c’è la vera fede sarà “costretto” ad intervenire perché Egli non rinnega mai se stesso. Non c’è nulla di cattivo che può resistere ad una fede sincera, Gesù stesso non ha mai rimandato indietro nessuno senza aver compiuto la Sua opera gloriosa.
Sei nella malattia? E’ brutta vero? Bene, per Gesù è ancora più brutta e Lui è il primo a voler vedere la tua guarigione, del resto quella malattia l’ha già vinta sulla croce attraverso le Sue lividure.
Sei nel turbamento? Tranquillo, Dio è la nostra rocca e con Lui staremo al sicuro. Il suo desiderio è vedere in noi un cuore sempre allegro, completamente arreso alla Sua volontà e ripieno di speranza.
Ricorda che Gesù è con noi nella fornace ardente (Daniele 3: 25) e nella tempesta (Marco 4: 35-41), non può accaderci nulla di male se confidiamo completamente in Lui.
Per cui non temere e non dubitare più perché Gesù ti ha promesso che presto raggiungerai quel traguardo e il turbamento sarà solo un ricordo…è SICURO.
Abbi fede in Dio … e anche in Gesù, il Cristo!
Dio ci benedica grandemente!