“Scegli Gesù, il Cristo!”

Culto di Domenica 11 Giugno 2017 – “Scegli Gesù, il Cristo!”

LA PAROLA

Matteo 16: 13-20
Pietro riconosce in Gesù il Cristo
13 Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?» 14 Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». 15 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» 16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
17 Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. 18 E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’Ades non la potranno vincere. 19 Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli». 20 Allora ordinò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che egli era il Cristo.

IL CULTO

IL MESSAGGIO

Nonostante Mosè, Elia, Giovanni, Geremia, Eliseo ed altri profeti siano stati grandi uomini di Dio, alcuni miracoli e, soprattutto la giustificazione dal peccato sulla croce, li ha potuti compiere solo ed esclusivamente Gesù in quanto Cristo, Figlio del Dio vivente.
Tuttavia molti non riuscirono a vedere oltre e a riconoscere Gesù come il Cristo, solo Pietro ci riuscì, grazie alla rivelazione di Dio.
Su questa verità Gesù ha edificato la Sua Chiesa fino al giorno d’oggi: la conoscenza che ogni cristiano deve avere per poter vedere la gloria di Dio.
Una delle principali astuzie del nemico è quella di diminuire la persona di Gesù anche per chi, come figlio di Dio, lo ha accettato nella propria vita come personale Salvatore.
Siamo negli ultimi giorni e il mondo è pervaso dal peccato e dalle cattiverie ma, nonostante ciò, siamo chiamati a credere sia con la nostra fede che con il nostro atteggiamento che Gesù è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13: 8).
Gesù è Colui che, in chi crede con tutto il cuore che Egli è il Cristo, compie una trasformazione integrale, un cambiamento visibile a quanti ci conoscono e soprattutto radicale ed immediato.
Il peccato va confessato, condannato e rimosso oggi stesso, ottenendo così la stessa autorità di Gesù (Giovanni 14: 12), divenendo la pupilla dell’occhio di Dio (Zaccaria, 2:8), quella casa posta sul monte e la luce che risplende nelle tenebre (Matteo, 4:14-16).
La salvezza è il compimento dell’opera di Gesù sulla croce per il perdono dei nostri peccati ed essa si ottiene in un istante, nascendo a nuova vita nel preciso momento in cui chiediamo a Dio di lavarci col Suo sangue dai nostri peccati. Il nemico ci accuserà sempre di avere poca fede ed è vero, ma Gesù ha detto che se avessimo fede quanto un granello di senape potremmo far spostare i monti (Matteo 17: 20).
Dio ha messo in noi una fede sufficiente per vedere la sua mano operante in noi e nella Sua Chiesa. Non fermiamoci a guardare le nostre debolezze: i “non ce la faccio”, “non posso” e “non sono degno” devono restare fuori dal nostro rapporto con Dio. Il Signore è potente a fare qualunque cosa, a guarire qualunque malattia, a spezzare qualsiasi catena di questo mondo…ricordiamoci che Egli è l’Onnipotente!
Ogni giorno, per fede, il corpo di Gesù è martoriato dalle nostre malattie e dai nostri dolori e, questo, al fine di donarci quotidianamente la pace e la speranza. Non dobbiamo solo pronunciare con la nostra bocca che Gesù è il Cristo, ma dobbiamo crederci con tutto il nostro cuore. Egli ancora oggi è potente a trasformare le tenebre in luce, le debolezze in forze, la tristezza in gioia in tutti colori che rinunciano al proprio “io” per dare la gloria solo ed esclusivamente a Dio.
Non restiamo fermi come i monumenti, ma muoviamoci nel continuo cercando di rendere ogni giorno di più il nostro cuore più sensibile alla parola di Dio, assimilandone sempre di più le virtù.
Ricordiamoci che Dio non ha limiti, è infinito ed è il creatore del cielo e della terra; siamo noi che spesso limitiamo la sua opera con la nostra poca fede. Non facciamoci turbare dal mondo che ci tratta come spazzatura, ci deride, ci evita e ci perseguita; se tutto ciò avviene a ragione del nostro amore per Gesù non possiamo che dare gloria a Dio!

E allora coraggio!
Fissiamo lo sguardo su Gesù e sperimenteremo in modo tangibile la Sua maestosità e la Sua infinita potenza.

Dio ci benedica!