“Gesù vuole vedere il tuo affanno”

Culto di Domenica 02 Aprile 2017 – “Gesù vuole vedere il tuo affanno”

LA PAROLA

Marco 6: 45-52
Gesù cammina sul mare
45 Subito dopo Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, verso Betsaida, mentre egli avrebbe congedato la folla. 46 Preso commiato, se ne andò sul monte a pregare.
47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. 48 Vedendo i discepoli che si affannavano a remare perché il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, andò incontro a loro, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli, 49 ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono che fosse un fantasma e gridarono; 50 perché tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma subito egli parlò loro e disse: «Coraggio, sono io; non abbiate paura!» 51 Salì sulla barca con loro e il vento si calmò; ed essi più che mai rimasero sgomenti, 52 perché non avevano capito il fatto dei pani, anzi il loro cuore era indurito.

IL CULTO

IL MESSAGGIO

Durante la tempesta che colpì l’imbarcazione su cui si trovavano i discepoli, questi cercarono con le proprie forze di salvarsi avvicinandosi a riva, ma ogni tentativo fu vano. Gesù, vedendo il loro affanno e proprio nel culmine della tempesta, si avvicinò a loro camminando sul mare con l’obiettivo di indicar loro la strada da seguire ma essi, presi da gran timore, non lo riconobbero nell’immediato e dalla tanta paura non riuscirono nemmeno a chiedergli aiuto. Gesù, con amore, li tranquillizzò e subito i discepoli capirono che era il momento di farGli spazio nella propria imbarcazione. Infatti, non appena lasciarono salire Gesù sulla propria barca, il vento si calmò generando grande stupore tra i discepoli.

Anche noi dobbiamo gettare fuori dalla barca della nostra vita tutto ciò che ci fa sprofondare e arrancare nella tempesta per fare spazio a Gesù. Abbandoniamo dubbi, incredulità, paure, ansie, timori e tutto ciò che cerca di allontanarci da Dio e contempliamo la figura perfetta di Gesù che è pronto a prendere il timone della nostra vita per condurci in porti sicuri. A volte la tempesta è necessaria, come lo fu per i discepoli, al fine di poter radicare tutta la nostra fede nella persona di Gesù. Non dobbiamo nasconderGli paure e preoccupazioni, bensì imparare sempre di più a permetterGli di intervenire nei nostri affanni. Facciamoci forza, la soluzione è al nostro fianco e si chiama Gesù; il Suo braccio potente è ancora oggi disteso e pronto ad operare. Proprio come dice il versetto “Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono” (Ebrei, 11:1) dobbiamo invocare il nome di Gesù e confidare nel Suo intervento, perché certamente il Signore calmerà la tempesta che imperversa nella nostra vita, placando ogni vento contrario.

Gesù è l’amico per eccellenza e aspetta solo di poter intervenire per ristorare il nostro animo afflitto, soccorrendoci quando siamo in affanno e viene a mancarci il respiro. Non vergognarti di ammettere che hai anche tu bisogno di Gesù, delle Sue opere nella tua vita, al contrario lascia che Egli spazzi via ogni timore e paura.
Ricorda che soltanto Gesù può salvare!

Dio ci benedica!